GAZZETTA DELLO SPORT. Pep non firma ancora Moratti alla finestra

GAZZETTA DELLO SPORT. Pep non firma ancora Moratti alla finestra

La cena tra Guardiola, il vice Villanova, Rosell e Zubizarreta non ha risolto il problema. Villas Boas comunque in vantaggio

(getty images)

Una giornata piena di speranza, chiusa da una conferenza che non porta alcuna novità al popolo blaugrana in devota attesa. Poco dopo le 20 Pep Guardiola si siede davanti ai cronisti per presentare la gara di stasera con lo Sporting Gijon. Mancano Messi e Busquets, squalificati, ma il tema è un altro.  Giovedì sera Pep, con il suo vice Tito Vilanova e il d.s. Zubizarreta, è andato a cena a casa di Sandro Rosell. Col presidente c’era anche il suo vice. Un incontro che la stampa catalana ha interpretato a senso benevolmente unico: passo avanti verso la firma. Elemento chiave, la presenza di Vilanova. Il braccio destro del Pep sul terreno di gioco, l’uomo che vede la partita, grande stratega, grande amico. Le montagne russe del rinnovo sulle quali Guardiola ha portato il mondo Barça sono effettivamente legate anche alla salute di Vilanova. Che, lui incredibilmente schivo, è finito sui giornali due volte in pochi mesi: prima per il dito nell’occhio rimediato da Mourinho e poi per la malattia. Ora Tito è tornato, sembra star bene, e il mondo culè ha ricominciato a sperare in un sì di Guardiola.  Ieri sera però Pep è parso voler frenare. Prima col corpo, poi con le parole. L’allenatore del Barça si è seduto ed è rimasto quasi mezzo minuto a testa bassa, preparandosi alle domande sul suo futuro. Sguardo fisso, esercizi per sciogliere la tensione di collo e spalle. Si è partiti subito con la riunione col presidente: «Una delle tante. A volte ci vediamo qui al campo, a volte altrove. Un incontro in più, nel quale abbiamo parlato di tante cose, che mi tengo per me. La mia decisione? Non ci sono novità. Quando la prenderò lo saprete». Non poteva finire così, e infatti più avanti ecco altri assalti. Avete fissato una data limite per la firma? «No». Dipende dalla buona relazione con la giunta direttiva precedente e dalla non tanto buona relazione con questa? «No, nel modo più assoluto. Mi trattano benissimo, non posso dire nulla di male né lamentarmi di nulla. Si comportano in maniera esemplare e se fosse per un fatto di relazioni con i dirigenti avrei già rinnovato da molto». Effettivamente è chiaro da tempo che il dibattito è tutto interno allo stesso Guardiola. E che l’attesa per il Barça continua. E di conseguenza continua per tanti altri possibili pretendenti. Ieri gli hanno chiesto d’ipotesi fantasiose, i Chivas messicani perché c’è Cruijff come consulente, la nazionale italiana: Pep ha escluso con una risata. Se non dovesse firmare col Barça Guardiola potrebbe fermarsi, anche se le offerte non mancheranno certo. Inter compresa, ovviamente, pur se in pole position resta Villas Boas.