LUIS ENRIQUE: ‘Il mio futuro? Alla Roma, fino alla fine del contratto’

LUIS ENRIQUE: ‘Il mio futuro? Alla Roma, fino alla fine del contratto’

Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia della sfida contro l’Atalanta

 

 (getty images)

Il tecnico giallorosso Luis Enrique incontra i cronisti presenti al centro sportivo ‘Fulvio Bernardini‘. Ecco le dichiarazioni integrali del tecnico giallorosso alla vigilia di Atalanta-Roma, trascritte fedelmente ascoltando l’audio della conferenza:

Domani non c’è Totti. Si pensa a Pjanic o Lamela in quel ruolo: che differenza ci sarebbe tra i due in quel posto?
Come sempre dico la qualità di qualsiasi calciatore fa che il ruolo possa essere diverso: se uno va più in profondità, se preferisce la palla sui piedi. Non ci sono solo due opzioni, Lamela e Pjanic, può essere anche Marquinho, Perrotta, Bojan… Ce ne sono tanti e per me è una scelta ottima, perché posso scegliere tra 4-5 calciatori e così tutti stanno con gli occhi aperti, come voglio che sia. La differenza? La sai quando vedi il calciatore: Lamela salta più l’uomo e preferisce palla sui piedi, ha qualità anche per andare nello spazio; lì possono giocare anche Osvaldo o Borini cme trequartisti, dipende da cosa vogliamo fare e da cosa fa l’avversario. Ma ci sono opzioni che possiamo cambiare anche a partita in corso, anche senza che entrino nuovi giocatori in campo. E questo dà fiducia all’allenatore, che può cambiare la partita se non gli piace.

Marquinho come sta? Si parla molto del suo futuro: Roma per lei è un punto di partenza o un punto di arrivo, dove aprire un ciclo importante e rimanere il più a lungo possibile?
Marquinho sta meglio, ma non so se può fare i 90 minuti, lo vedremo oggi, vedremo se è nella lista e se potrà essere titolare. Il livello fisico sta migliorando e si sta mettendo in forma come gli altri ed è quasi pronto, ma non so se è al 100%. Parlare di futuro nel calcio è un’utopia, non esiste il futuro l’ho sempre detto. L’unica cosa sicura, anche se difficile, è che quando ho trovato l’accordo con un signore come Franco Baldini non pensavo a non rispettare il mio contratto, sapendo che la società ha avuto tantissima fiducia in me quando le cose non erano come pensavano. Parlare di punto di arrivo o altro per me è niente.  Io vivo il presente e lavoro ogni giorno per migliorare la mia squadra, questo è quello che mi compete e non so che cosa succederà: dopo la Roma non so se lascerò il calcio o andrò altrove, non mi interessa. L’unica cosa sicura è che, se la società vuole, sarò qui fino alla fine del contratto, come da accordi, e sarò contentissimo di farlo.

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