GAZZETTA SPORTIVA. MATRI Dagli errori a quei due gol. E c’è la svolta

GAZZETTA DELLO SPORT. MATRI Dagli errori a quei due gol. E c’è la svolta

Il centravanti bianconero ha messo a segno una doppietta ieri sera contro l’Udinese

(Getty images)

Faticava la Juve all’inizio. E rischiava. Un paio di miracoli di Superman Buffon e tanta confusione in avanti. Conte è in piedi, urla. Di più, s’incazza proprio. In particolare punta Alessandro Matri. Lo scuote, lo teleguida, poi sembra alzare bandiera bianca. A bordo campo viene allertato Borriello, forse è l’ultima carta del Mou italiano per svegliare il suo ragazzo. Funziona! Minuto 42 del primo tempo: cross dalla sinistra di Estigarribia, testa di Quagliarella, miracolo di Handanovic, e zampata da predatore del «32» bianconero. Gol da centravanti vero: assist di Marchisio, protezione della palla spalle alla porta, Ferronetti uccellato e sinistro rasoterra, in diagonale, vincente, imprendibile per un Handanovic oltretutto ispiratissimo.

«Mi erano un po’ girate le scatole dopo l’errore a tu per tu con Handanovic – dice Matri, come riporta La Gazzetta dello Sport – Bravo lui, ma io potevo fare meglio. Poi, ci siamo sciolti, bella reazione sull’1-1 e vittoria meritata. E’ il successo del gruppo». Non segnava dalla trasferta di Lecce, «e francamente in carriera ho vissuto momenti peggiori, digiuni più lunghi. La concorrenza con Borriello? Normale, in una grande squadra, non capisco tutto questo polverone».

Fino a maggio sarà un testa a testa con l’ex romanista, l’uomo voluto da Conte proprio per tenere alta la tensione davanti. E intanto, il bomber gentile è arrivato a quota 18 centri in bianconero. Nessun calcio di rigore. Bottino messo insieme in un solo anno: fu infatti acquistato dal Cagliari proprio nello scorso gennaio. Da ieri, l’altro Ale juventino è capocannoniere solitario della banda Conte: 9 centri (venti presenze, una in coppa Italia), sette decisivi, appena quattro gare giocate dal primo all’ultimo minuto.