LA GAZZETTA DELLO SPORT. Motta per ora resta Ma Leonardo preme «Ne stiamo parlando»

LA GAZZETTA DELLO SPORT. Motta per ora resta Ma Leonardo preme «Ne stiamo parlando»

Il ds del Psg rilancia: «C’è tempo per farlo, non è una questione di soldi». In 48 ore si decide. Guarin vicino?

 

 (getty images)

 

A Parigi continuano a dire: tutto fatto, manca solo che l’Inter abbia in mano il sostituto da presentare. A Milano ribattono: fatto un bel niente, Motta resta qui anche perché una cessione così pesante non si può fare gli ultimi tre giorni. In tutto questo c’è la variabile-Leonardo: il diesse del Psg – in diretta con Rtl France – circonda l’interesse di dovute cautele ma non rinuncia a ribadire quanto segue: lo vogliamo, e ne stiamo parlando. La verità in 2 giorni «La trattativa tra Inter e Psg sta continuando – dice Dario Canovi, procuratore dell’oriundo, a Rmc -: il giocatore ha detto ai dirigenti dell’Inter che gli piacerebbe andare a Parigi ma che è felice anche a Milano. Ad oggi credo che l’affare sia bloccato perché Ranieri non vuole lasciare andare il giocatore e perché Moratti non è ancora del tutto convinto dell’operazione da un punto di vista finanziario. Entro sabato si saprà tutto».  Poi, ecco le parole di Leonardo. «Quella che coinvolge Thiago Motta – dice Leo – è una possibilità, un’opportunità che discutiamo. L’Inter vuole tenersi il giocatore, ma abbiamo ancora qualche giorno per parlarne. se è una questione di soldi? No: è questione di scelte che ciascun protagonista di questa vicenda vuole prendere. Thiago è un’idea e lui ha un buon rapporto con l’Inter. Se ci interessa definitivamente oppure no? E’ chiaro che il giocatore ci interessa, assolutamente sì, poi c’è da considerare che appartiene ad un’altra squadra che rispettiamo: per fare l’affare bisogna che lo vogliano tutti e tre».  Vicenda intricatissima, nella quale entrambe le parti la vedono nella maniera giusta: perché a casa-Inter (come detto più volte) c’è l’idea di considerare Motta incedibile sia per il valore tattico e tecnico e sia perché dare il via a un affare così importante negli ultimi tre giorni di mercato è un rischio per apparecchiarne la sostituzione. In verità, non è possibile che un club come l’Inter non abbia ancora individuato un dopo-Motta, ed è per questo che si è portati a pensare che il Mister X ci sia già ma senza ancora avere la certezza di poterlo tesserare.  Attrenzione poi, perché per ora non sarebbe del tutto tramontata la vicenda che vede Kucka inchiodato a Genova: di sicuro Muntari sarà ceduto, ma è quasi certo che l’Inter un centrocampista lo andrà a prendere in ogni caso, visti i punti interrogativi che gravano sul tallone d’Achille di Dejan Stankovic (comunque in miglioramento). Sul discorso legato al dopo Thiago Motta, i nomi sono sempre quelli fatti per giorni e giorni, compresi i quasi impossibili (Veloso e Sahin), i difficili (Oscar e Romulo) fino ad arrivare a Fredy Guarin, interno del Porto per il quale le voci si fanno sempre più insistenti. Perché a ore proseguiranno i lavori già intavolati nel recente passato: la Juve ha mollato il giocatore, senza porre veti su una ipotetica cessione ma ritagliandosi l’idea di riparlarne a giugno in caso di permanenza del colombiano al Porto. E l’Inter, che era rimasta in scia per rispettare la Juve, adesso è rientrata in corsa: l’affare potrebbe essere chiuso su un prestito da 3 milioni con diritto di riscatto fissato a 8. Guarin, ricordiamo, non può giocare la Champions, ma pare che sul giocatore l’Inter si stia convincendo un po’ di più rispetto al passato.