CALCIOSCOMMESSE. Avv. Doni: ” Cristiano ha un ruolo molto minore rispetto a quanto ipotizzato dagli inquirenti”

CALCIOSCOMMESSE. Avv. Doni: ” Cristiano ha un ruolo molto minore rispetto a quanto ipotizzato dagli inquirenti”

Il legale ha confermato che il calciatore ha collaborato con la giustizia ed è sicuro che, rispetto a quanto incriminatogli, il calciatore abbia molte meno responsabilità

 

(getty images)

 

Il legale di Cristiano Doni, Salvatore Pino, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24 parlando dell’interrogatorio del suo assistito. Eco le sue parole:

Avvocato come è andata?

“Ringrazio gli inquirenti  per aver creato la giusta atmosfera per l’interrogatorio. Cristiano era molto provato e dispiaciuto perchè aveva vissuto giorni amarissimi nel penitenziario di Cremona. Lui ha dimostrato grande maturità, nessuno sforzo nel decidere la direzione da intraprendere perchè lui già quando era solo aveva preparato una linea da seguire. Andamento dell’interrogatorio molto sereno in cui ha fornito elementi utili alle indagini. Elementi che suffragono ipotesi della procura, ma che rendono conto del ridotto apporto di Cristiano sulla vicenda. Diciamo che c’è un Coinvolgimento minore di Cristiano Doni rispetto a quanto ipotizzato dagli inquirenti”.

Il coinvolgimento dell’Atalanta

 C’è un riserbo dell’indagine che non può saltare quindi non posso parlare per quello che riguarda l’ATALANTA. La telefonata incriminata era legata ad un semplice legame di amicizia, nulla più. Su Atalanta -Piacenza si è concentrato la maggior parte dell’interrogatorio, mentre sulle altre partite non parlo perchè gli inquirenti devono fare il loro lavoro.

Sulla scarcerazione

 Sulla scarcerazione per motivi di scaramanzia non parlo. Abbiamo presentato domanda di scarcerazione ora tocca ai pm, ma ci sono anche le fetività di mezzo.

Il presunto computer segreto ritrovato in cassaforte

 Il computer in cassaforte è della compagna e non di Cristiano, i suo pc sono stati sequestrati e nell’interrogatorio il giocatore si è dilungato su questo tema.

La sim rumena usata da Doni 

 Lui usava una sim italiana intestata ad un conoscente di nazionalità rumena dipendente dei bagni di Cervia.

Sul tentativo di fuga

 Smentisco che possa aver tentato la fuga, era solo in preda al panico perchè non si aspettava un’intrusione alle 5 di mattina. Da come si sono salutati con gli inquirenti escludo questa possibilità

Le più grandi preoccupazioni di Doni

In cima ai pensieri di Doni ci sono la figlia di otto anni e l’Atalanta, che se ne dica. Io da osservatore gli ho potuto solo dire che i tifosi non hanno esposto nessuno striscione per lui, quasi a testimoniare una netta presa di distanza da parte dei tifosi, assolutamente comprensibile “

 

Antoniomaria Pietoso

 

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