INTER. Capitan Zanetti: «Qui in Russia con furore»

INTER. Capitan Zanetti: «Qui in Russia con furore»

Zanetti sempre presente contro le squadre moscovite: «Come ogni volta sarà una battaglia»
(getty images)

Sul sintetico di Novara, martedì scorso, Javier Zanetti ha festeggiato nel modo peggiore il record di presenze in nerazzurro. «Ma solo a fine carriera capirò l’impresa che ho fatto» racconta. Sul sintetico del Luzhniki, vuole vincere la terza sfida consecutiva in casa del Cska. Qui a Mosca il capitano nerazzurro è di casa, avendo già giocato sei volte e sempre per 90 minuti. Del resto, l’etichetta di «capitan Duracell» non è casuale, come sottolinea La Gazzetta dello Sport.

«Ricordo battaglie sempre toste – spiega il l’argentino-. Dalla prima in cui vincemmo contro lo Spartak nel gelo e su un campo infame grazie a una doppietta di Ronaldo, all’ultima, quando con un gol di Sneijder volammo in semifinale di Champions». Un pensiero al tecnico, sembrava che con Gasp la squadra non avesse voglia di correre e invece ora è tornata a vincere. «Ma non dite che con Gasperini non ce la mettevamo tutta – aggiunge Zanetti -. Ci dispiace tantissimo per come è finita. E’ un tecnico molto preparato, ma non siamo riusciti a ottenere i risultati che meritava. Le critiche ci stanno, spero solo che i tifosi interisti non pensino che prima non davamo il massimo. Certo, ora fa impressione avere in panchina Ranieri, avversario in tante sfide con la Roma. Era dura batterlo, ora speriamo di vincere insieme».

Per la seconda volta l’Inter arriva a Mosca dopo un cambio di panchina in corsa. E nel 2003, con Verdelli (e poi Zaccheroni) al posto di Cuper, arrivò l’unica sconfitta all’ombra del Cremlino. Tre pappine dalla Lokomotiv ed eliminazione dalla Champions, non è certo un precedente positivo. «Era anche quello un momento di difficoltà – ricorda Zanetti -. E lo resta anche questo, visto che dopo il ko a san Siro col Trabzonspor non possiamo perdere altri punti. Vogliamo ripetere la vittoria di Bologna».