L’EX GIALLOROSSO NELA: «La Roma ha fatto due passi indietro»

L’EX GIALLOROSSO NELA: «La Roma ha fatto due passi indietro»

Il pareggio di ieri ha deluso l’ambiente romanista

(getty images)

Un altra serata all’insegna di luci e ombre quelle della Roma. Ieri sera la squadra di Luis Enrique è stata raggiunta sul finale dal Siena rimediando così un solo punto in casa.  TMW ha contattato Sebino Nela, ex giallorosso, per capire il momento che sta vivendo la squadra capitolina: “La Roma aveva fatto una buona gara contro l’Inter, ci si aspettava magari ieri una vittoria che non è arrivata per merito dell’ottimo Siena, che a dire il vero avrenne meritato di portarsi a casa i tre punti. Si è visto una Roma che ha fatto due passi indietro”.

Forse è stata una buona Roma perché giocava contro l’Inter? “No questo non lo direi, non si può dire che ha fatto buona gara perchè giocava contro Inter in crisi. Perchè le due squadre hanno giocato a viso aperto. Il Siena è un a squadra difficile da affrontare, l’ho visto anche domenica contro la Juventus visto che facevo al telecronaca. Squadra messa in campo molto bene, squadra abbottonata, che ti dà pochi spazi di manovra”.

Luis Enrique come lo vede? “Giusta la sua idea di gioco e calcio, ma la Roma deve scendere in campo più equilibrata. Anche in fase di non possesso palla deve essere più organizzata. L’ambiente Roma è tranquillo, visto che ha percepito questo nuovo progetto, il problema è che nel calcio contano solo i risultati. Il problema nasce se non vengono i risultati . Già ora si sente parlare di derby, non immagino se qualcosa andrà storto”.

Il calcio è impaziente, lo dimostra l’esonero di Gasperini? “L’ esonero ha fatto clamore perchè ha riguardato l’Inter, ma era già successo sia a Cagliari che a Palermo in questo campionato. Il problema è che quando si fa una scelta si valutano molti fattori, umo persona, uomo tecnico, il tipo di gioco, come può reggere lo spogliatoio. Quindi la scelta è ponderata. Gasperini si sa non è stata la prima scelta, ma una volta fatta lo è, quindi doveva essere messo nelle condizioni di lavorare al meglio. Ma non sono stati fatti acquisti per il suo gioco. Nel calcio purtroppo poi pagano sempre gli allenatori”.