JUVENTUS. Conte: “Milan e Inter ci snobbano? Non è importante”

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Alla vigilia dell’amichevole con gli spagnoli del Betis, Antonio Conte ha fatto il bilancio sui primi mesi in bianconero. Questa la conferenza stampa integrale.

Dopo un mese di lavoro, tra i tre reparti qual’è quello che ha metabolizzato meglio le direttive?
Sicuramente c’è da lavorare su tutti e tre. Forse quello dei centrocampisti è quello che ha assimilato meglio, perchè è il reparto nel quale abbiamo potuto lavorare con tutti, tranne Vidal. Più si lavora insieme e più si assimila.

Vidal è già pronto? Quanto ci vorrà affinchè si sistemi dal punto di vista fisico?
Deve entrare in un sistema di gioco. Ha bisogno di trovare condizione fisica e poi entrarci. Lui è arrivato ieri, oggi ha fatto il primo allenamento e ha bisogno di un po’ di tempo per entrare nei meccanismi. Per domani non è convocato.

Vidal è un centrale oppure lo potremo vedere anche altrove?
Lo abbiamo preso come centrocampista centrale. Siccome richiedo specificità dei ruoli, lo vedo in quel ruolo. In situazioni di emergenza potrebbe capitare di farlo giocare altrove. In Cile ha giocato dappertutto, ma noi lo abbiamo preso per fargli fare il centrale.

La Juventus in cosa è diventata già tua?
Dopo un mese di lavoro, i giocatori hanno appreso l’idea da sviluppare. E’ inevitabile che ci sia da lavorare tanto, c’è da entrarci in pieno in questo tipo di idea, con tutti gli effettivi. Vucinic e Vidal sono arrivati da poco, chi arriverà dovrà entrare in questo tipo di sistema. Quindi bisognerà lavorare tanto e cercare di farlo in maniera breve per i nuovi arrivi.

Vucinic potrà dare di più come esterno o come punta?
Vucinic lo abbiamo preso come attaccante.

Col Betis è forse il primo test vero. Che risposte chiedi alla squadra? E’ la prima vera verifica?
La verifica è quotidiana, non aspetto la partita. Questa è una squadra che quotidianamente deve crescere, è inevitabile che siamo in fase d’opera sia per il poco tempo che abbiamo avuto sia perchè la rosa è incompleta. Questo precampionato lo stiamo facendo in pianta stabile con tre giocatori di cui due sono della Primavera e Pasquato che era al Modena. Bisogna tenere conto di questo, però bisogna continuare a lavorare e crescere in attesa che si completi la rosa.

Toni, Pepe, Iaquinta e Quagliarella come stanno?
Penso che della situazione psicologica di Iaquinta dovete chiedere a lui. Pepe e Quagliarella rimangono qui ad allenarsi perchè non sono ancora in condizione e non hanno smaltito dagli infortuni. Quagliarella svolgerà lavori specifici perchè viene da un infortunio e bisogna avere pazienza. Bisognerà aspettare un po’ di tempo per rivedere il vero Quagliarella e questo è un problema. Ci sono dei tempi e bisogna rispettarli. Stiamo cercando di mettere a disposizione del ragazzo delle situazioni ad hoc per farlo tornare al top. Dopo un infortunio al ginocchio c’è sempre grande incertezza sui tempi che ci vogliono per tornare al massimo della forma.

Le fa piacere che gli avversari inseriscano la Juventus tra le pretendenti allo scudetto?
Non ho visto nessuno dell’Inter e del Milan inserire la Juventus. Questo poco importa perchè alla fine il campionato deve ancora iniziare. Noi sappiamo di dover lavorare tanto, sappiamo che rispetto a Inter, Milan e Napoli non siamo rodati e non abbiamo un metodo di gioco collaudato. Stiamo lavorando e costruendo, c’è bisogno di lavorare e fare tanto. Non azzardiamo ipotesi particolari, dobbiamo solo lavorare e stare zitti per cercare di essere competitivi il prima possibile. Le altre cose fanno parte del contorno.

La formazione per domani?
Buffon, Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli (se non recupera Chiellini), De Ceglie, Pirlo, Marchisio, Krasic, Pasquato, Matri. Poi devo scegliere il compagno di Matri.