PALERMO. Ag. Bacinovic: “Non ho sentito Fiorentina e Roma ma il ragazzo vuole giocare”

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Amir Ruznic, agente degli sloveni del Palermo Bacinovic e Ilicic, ha parlato della situazione dei suoi assistiti a Sky Sport 24, ribadendo la possibilità che il primo possa lasciare la Sicilia: “Quello che posso dire è che Ilicic si sente carico e motivato. La perdita di Pastore non è facile da rimpiazzare, però il ragazzo è pronto a prendere questa reponsabilità e secondo me se sarà responsabilizzato maggiormente, renderà di più. Non si pone problemi. Lui e Bacinovic incedibili? Sì, assolutamente. Io ho un grande rapporto col presidente Zamparini, non voglio parlare di mercato e di offerte. Sia con Corvino, sia con Sabatini non ho parlato. Con Sabatini non parlo da quando gli proposi Ilicic nell’agosto del 2010. Con Walter non ci sentiamo da molto tempo. C’è questa situazione che ha sorpreso anche me, visto che il ragazzo non sta trovando spazio. Non farei drammi e polemiche, il ragazzo giustamente vuole giocare e si è sentito accantonato. E’ un po’ deluso, c’è anche il discorso della Nazionale che potrebbe perdere. E’ un discorso che andrò ad affrontare col presidente e col ds Sogliano nei prossimi giorni. Con me nssuno ha parlato, se qualcuno lo ha fatto con Zamparini è diverso. Posso smentire sia della Fiorentina che della Roma. Il ragazzo mi ha chiesto di fare questo incontro e di sentire quali sono i pensieri dell’allenatore. Mister Pioli gioca diversamente da Delio Rossi ed è una questione tecnica. Il ragazzo non ha chiesto di andare via ma vuole giocare. Se fosse diversamente sarei arrabbiato io con lui, si vede che ci tiene. Se non rientra nei piani del nuovo allnatore, mi chiederà di sedersi col presidnete e di affrontare il discorso. Se non dovesse essere utilizzato, io dovrò affrontare questo discorso con Zamparini. Beric? Sicuramente è un attaccante sguito da molte squadre, sia italiane che estere. In Italia i nomi non li voglio fare, sono quelli usciti sui vostri giornali (Siena e Brescia ndr). Se dovesse andare in una società di A di livello, difficilmente potrebbe dimostrare il suo valore”.