NAPOLI. Mazzarri: “Sono cinque finali, la matematica non ci condanna”

NAPOLI. Mazzarri: “Sono cinque finali, la matematica non ci condanna”

Il tecnico dei partenopei parla alla vigilia dell’importante trasferta del Barbera…

Walter Mazzarri vuole ripartite da Palermo. Serve una vittoria al Barbera per riscattare la sconfitta interna contro l’Udinese: «Ho pensato all’Udinese fino a lunedì, mi è bruciato molto perdere in questo modo. Ai giocatori ho detto che questa rabbia accumulata deve essere tradotta in energia positiva al Palermo. Le chiacchiere stanno a zero, andiamo dritti per la nostra strada. La vera cosa che mi può preoccupare è la forza dei nostri avversari, come spesso ci capita, troviamo una squadra in grande forma. Il Palermo è reduce da una prestazione super a San Siro contro il Milan in Coppa Italia, poi stanno facendo di nuovo bene in campionato. Anche con il Cesena vinceva 2-0 fino a pochi minuti dalla fine della partita. Questo è il vero motivo che mi preoccupa, tutto il resto è aria fritta. Speriamo di avere un piccolo vantaggio dalla settimana tipo, ma non è una scienza esatta. A volte quando giochi di giovedì, fai bene la domenica, altre volte no. Lo sa anche Delio Rossi, verificheremo domani durante la partita. Noi dobbiamo essere attenti accorti senza concedere nulla al Palermo».

Contro la squadra di Delio Rossi non ci saranno Cannavaro e Lavezzi: «Le assenze pesano, se questi giocatori sono stati sempre impegnati, vuol dire che li reputo importantissimi. Ma noi abbiamo un’identità precisa e ci siamo accorti poco che mancava un protagonista. Mi aspetto molto da chi li sostituirà, di sicuro non inciderà la partita contro l’Udinese, a mio avviso abbiamo giocato molto meglio con l’Udinese che con la Lazio o rispetto ad altre partite che abbiamo vinto. Purtroppo siamo stati imprecisi e sfortunati. Voglio ringraziare i tifosi che hanno applaudito la prestazione domenica sera. Se lottiamo per questi traguardi, il merito è di tutti. Abbiamo già corretto i nostri errori, comunque non abbiamo perso convinzione».

Allegri ha detto che Brescia-Milan è la partita chiave per lo scudetto, Mazzarri non è dello stesso avviso per Palermo-Napoli: «Non è chiave, finché la matematica dice che è tutto aperto, sono tutte gare importanti e ci proveremo sempre. Speriamo di essere più fortunati rispetto alla gara di domenica».

De Sanctis, portiere del Napoli, ha parlato in settimana di otto punti per la Champions: «Gli ho detto che è un grande portiere, ma non faccia calcoli. Non dobbiamo farne, l’ho sempre detto che bisogna guardare avanti e dietro. Ho cercato di isolare la squadra dalle pressioni. Se giochiamo da Napoli, non avremo problemi, altrimenti possiamo rischiare sempre. Sono convinto che faremo prestazioni all’altezza del nostro campionato, magari con un pizzico di fortuna in più. Voglio il massimo in ogni partita. Abbiamo cinque finali, diamo il 130% e bisogna continuare così fino al termine. Solo così possiamo conquistare risultati importanti».

Gargano potrebbe tornare titolare: «Probabilmente giocherà, dopo un momento di flessione, l’ho rivisto bene sia con la Lazio che con l’Udinese. In casa non l’ho fatto partire titolare per la situazione che si era creata, adesso è arrivato il momento. A Palermo ci sarà, poi vedremo».

Su Cavani Mazzarri non ha dubbi: «Do per scontato che resti. Succede che si parli del rinnovo dopo un’ottima stagione, ne stanno parlando i procuratori con la società, comunque del futuro non parlo troppo. Voglio che sia protagonista domani a Palermo. Comunque è inconcepibile distrarre l’ambiente con queste voci destabilizzanti che purtroppo partono da qua. Noi andiamo avanti per la nostra strada».

Si arriva a parlare dell’interesse della Juve nei suoi confronti: «Io parlo alla fine, l’anno scorso ho fatto la stessa cosa e sono rimasto. Io sono serio e faccio così. Se ora non parlo, ho i miei motivi. Non mi faccio distrarre dalle voci dei giornali. Ogni anno ci fermiamo e ragioniamo e lo faremo al termine del campionato. Tutto qua. Non voglio che le mie parole vengano strumentalizzate, come è già successo. E’ l’ultima volta che tratto questo argomento. A fine anno saprete cosa penso. Queste voci non m’interessano proprio, non me ne frega nulla. Sto dalla mattina alla sera per cercare di migliorare la mia squadra, questo è Mazzarri da undici anni e questo conta. I giocatori, invece, sono un’altra cosa e certi discorsi possono distrarre. Prendete Gargano, stava attraversando un buon momento, l’ho dovuto tener fuori perché si era creato un circolo vizioso e l’ho dovuto tener fuori».

Le assenze del Palermo non gli interessano: «Mancano Pinilla e Miccoli? E quando non c’erano Sanchez e Di Natale nell’Udinese? Diciamo che non si vince lì da 40 anni, loro hanno giocatori di talento, sono liberi mentalmente perché non hanno più obiettivi in campionato. La trasferta sarà durissima, dovremo fare una grandissima partita».

 

I convicati di mister Mazzarri:

De Sanctis, Iezzo, Aronica, Campagnaro, Cribari, Dossena, Santacroce, Ruiz, Zuniga, Gargano, Hamsik, Maggio, Pazienza, Sosa, Yebda, Cavani, Dumitru, Lucarelli, Mascara.