ROMA. MONTELLA: “A Udine partita decisiva”

CONFERENZA STAMPA MONTELLA – Ecco le parole del tecnico giallorosso in conferenza stampa alla vigilia del match di Udine:

Ogni settimana ricordiamo che è una partita da dentro o fuori.  E’ davvero l’ultimo treno “Champions” per la Roma?
“Mancano sempre meno partite. Il distacco ahimè è rimasto invariato rispetto all’ultima partita. Se davvero vogliamo raggiungere, e lo vogliamo, il quarto posto, è una gara decisiva”

Durante la settimana hai provato alcuni esperimenti e oggi ne hai provati altri. Hai le idee chiare su quale Roma giocherà domani?
“Io ho le idee chiare e provo tante cose perchè le cose possono cambiare duratne la partita. La squadra deve essere preparata ad ogni soluzione. A Roma se gioca un giocatore è più bravo quello che sta fuori e viceversa. Totti prima non poteva giocare seconda punta, da quando sono arrivato io ha sempre giocato prima punta ed ha fatto benissimo ma si cerca di tornare indietro. Non mi faccio distrarre dalle voci”

L’Udinese?
“E’ una squadra giovane con tante risorse, tanata corsa e tecnica. davanti sono devastanti per velocità e tecnica e per l’aiuto che possono dare ai centrocampisti. In particolare mi riferisco a Sanchez che fa entrambe le fasi con grande voglia”

Hai spiegato a Borriello come fare il Montella, cioè essere decisivo pur entrando dalla panchina?
“Non solo a Borriello. Molto spesso si è molto più amati quando si gioca meno ma si è più decisivi. Borriello si sta allenando con grande professionalità e sono io che gli ho dato poche possibilità”

Vucinic è recuperato?
“Vucinic si è allenato negli ultimi due giorni, facendo tutto l’allenamento. E’ un giocatore recuperato”
“Si possono cambiare gli interpreti in un sistema di gioco e quindi cambiano le situazioni”

Rosi può rientrare in gioco in questo finale di campionato?
“E’ un giocatore che ha scontato questa squalifica anche per sua colpa. A Firenze è entrato benissimo, l’Udinese ha giocatori di corsa, quindi Rosi ha le sue possibilità di giocare”

Situazione psicologia della squadra dopo la sconfitta della Juventus?
“L’ho vista i primi giorni dipiaciuta, come me e come tutti. Poi abbiamo voltato pagina per preparare questa partite decisiva. L’abbiamo preparata bene ed ho visto bene i ragazzi”

E’ meglio avere gli undici più forti o gli undici più motivati in questo finale di campionato?
“Di solito l’uno non esclude l’altro: li voglio forti e motivati”

Tu credi di aver fatto il salto e pensi ad una panchina di prima squadra o tornerai ad allenare i giovani?
“Magari posso decidere di fare il secondo a Guadriola. Ora è prematura e non ci penso. Girano molte voci ed è giusto così, ma a volte ci sono contraddizioni che fanno ridere: io dovrei portare la squadra in Champions per lasciarla ad un altro. Ancora non ci penso, è una scelta difficile che va ponderata”

Domani ritroverai Di Natale
“Siamo molto amici. Io ero più grande di lui quando ero all’Empoli. C’è un affetto particolare. E’ un ragazzo simpaticissimo e un fenomeno in campo. Avesse avuto più testa da giovane avrebbe potuto fare di più”

Doni?
“Se ho puntato su di lui perchè dovevo scegliere. Al contempo ho detto che anche Julio Sergio ha delle ottime qualità”

Rosi meglio esterno alto o basso?
“Può fare tutti e due i ruoli. Non ha la qualità per fare l’esterno alto offensivo ma può interpretare entrambi i ruoli”

In settimana c’è stata una batutta di Capello dopo Roma-Juventus, sugli attaccanti che non ritornano.
“Hai detto bene. E’ stata una battuta che mi ha fatto sorridere e la prendo come tale”

In Roma-Juventus al 24esimo del primo tempo viene ammonito Grosso. Strano che Menez non lo abbia attaccato
“Lui ha questa indole. Così come con la Lazio gli ho detto di svariare, contro la Juventus gli ho detto di stare largo. Nel primo tempo non lo ha fatto sempre con efficacia e così l’ho scambiato con Perrotta. Era una prova che ho dovuto fare”

Sanchez probabilmente non ci sarà. Un vantaggio?
“Meglio se non c’è (ride ndr). Sanchez è un giocatore straordinario. Rientra moltissimo, ha una grande rabbia nel rubare palla. E’ un giocatore che è meglio se non c’è, ma noi abbiamo preparato la partita come se ci fosse”