MILAN. PAZZINI: “Con il BARCA abbiamo tanto da perdere. Caso-CASSANO? Tutti sanno la verità…”

L’attaccante del Milan è stato ospite al programma “Undici” su Mediaset…

(Getty Images)
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NOTIZIE MILAN – L’attaccante del Milan, Giampaolo Pazzini, è stato  ospite questa sera al programma “Undici” su Mediaset, toccando vari argomenti. Ecco le sue dichiarazioni integrali:

SULLA DOPPIETTA CONTRO LA LAZIO – “Si, sicuramente, è stato un bel risveglio domenica mattina. Bisogna continuare così, è stata una serata importante e venerdì ce n’è un’altra altrettanto importante. L’esultanza strana? E’ stata una cosa istintiva. Non so perché l’ho fatta e i miei compagni mi prendono ancora in giro (ride)”.

SULLA CRISI DEL MILAN – “Inizio di stagione molto difficile. Il perché? Si è cambiato tanto, avevamo poca autostima, poca fiducia e zero entusiasmo. I risultati non venivano. E’ stato tutto molto difficile. Poi la rimonta a Napoli e la vittoria con la Juve ha ridato fiducia e ci ha fatto capire che noi non eravamo quelli dei primi due mesi. Siamo contenti ma manca ancora tanto, la classifica è cortissima”.

SUI GOL IN STAGIONE – “Li ricordo tutti molto volentieri. Il più bello? Il secondo col Bologna credo sia stato molto bello. Quest’anno il Bologna mi ha portato molta fortuna (5 gol in due partite), gli altri anni meno, mi ricordo delle partite brutte in passato contro di loro. Cosa ti manca per tornare ad alti livelli ed essere un titolare fisso? Dipende. I numeri si possono leggere in tante maniere. All’Inter è stata un’annata brutta, ma non avevo segnato poco. Quest’anno ho fatto 12 gol, ma fino ai 10 non se ne è parlato. Ora con questa doppietta sembro tornato importante. Ho molto equilibrio e so come funziona. Conosco le mie qualità e voglio continuare cosi per me i miei compagni e per la società”.

SU MAROTTA E SU ALCUNI RETROSCENA DI MERCATO – “Con Marotta ho avuto un bel rapporto, lo conosco da quando ero all’Atalanta. Offerte da parte della Juve? Chiamate dirette con Marotta mai. Anche se a volte, in certe sessioni di mercato, siamo andati vicini a chiudere. Offerte dal Napoli? Si, qualcosa c’è stato, sia quest’estate che qualche anno fa”.

SU BALOTELLI – “Lo conoscevo già dalla Nazionale. Penso sia un personaggio più costruito che realistico. Lo hanno costruito molto secondo me. Io personalmente l’ho visto sempre tranquillo, anche se a volte ha delle stravaganze. Ma mai niente di negativo”. 

SULLO SCAMBIO CON CASSANO – L’affare chi l’ha fatto il Milan o l’Inter? C’ho sempre convissuto con questa cosa. Di sicuro l’affare l’ho fatto io. Mi godo questa fantastica squadra e spero veramente di far bene”.

SUL CASO CASSANO – “Se l’ho sentito? No, non l’ho sentito, anche sabato me l’hanno chiesto. Non so bene cosa sia successo ed è brutto dare opinioni quando non si conoscono bene le cose. Chi è la talpa? Lo sanno un po’ tutti…”.

SULLA SAMPDORIA – “Sono stati due anni molto belli. Sia per me che per Antonio. Un bella squadra, un bel gruppo, una bella società e città. Ci siamo divertiTI tutti”.

SULLA VITTORIA DELL’INTER A CATANIA – “Te l’aspetti che l’Inter vincesse ieri? No, ma doveva farlo per restare attaccata alla corsa Champions. Ho visto un po’ di partita ed hanno fatto una bella vittoria”.

SU FAVINI – Grande mister Favini (responsabile del settore giovanile dell’Atalanta ndr). Penso sia stato per me molto importante. Mi ha fatto crescere, fino a farmi diventare giocatore. E’ la persona che conosce di più il calcio, più di chiunque altro. Lo devo ringraziare molto”.

SU MONTOLIVO – “E’ il mio miglior amico nel calcio. Con lui e Toni ho un grande rapporto. Lo conosco molto, abbiamo fatto le giovanili insieme, siamo stati insieme nella Primavera all’Atalanta, nell’Under 21, alla Fiorentina e ora ci siamo ritrovati al Milan“.

SULLA TRIPLETTA A WEMBLEY – “Grande giornata. Avere la possibilità di inaugurare uno stadio cosi importante e fare una tripletta è stato emozionante. Ci pensi alla finale a di Champions League a Wembley? Sarebbe un sogno, non ci voglio pensare”.

SU PRANDELLI – “Con lui ho avuto un bel rapporto per tanti anni a Firenze, ho fatto tanti anni con lui. Le nostre strade poi si dono divise, poi ritrovate in Nazionale e poi di nuovo divise. Conosco molto bene il suo modo di lavorare, il suo modo di pensare e di fare e lui conosce molto bene me”.

SULLA FINALE DI COPPA ITALIA CONTRO LA LAZIO – “I tifosi? Erano tanti! Mi ricordo una serata fantastica con 20-25 mila tifosi doriani all’Olimpico. Avevamo fatto una bella cavalcata, avevamo fatto fuori l’Inter in semifinale e sarebbe stato bello vincere per festeggiare. Abbiamo perso ai rigori e si sa che i rigori sono cosi, a volte vinci e a volte perdi…”

SULLA DOPPIETTA CONTRO LA ROMA – “Mi ricordo una grandissima serata. Nel primo tempo non c’avevamo capito niente e mi ricordo le urla del mister a fine primo tempo. E’ stata una grande rimonta e da li abbiamo cominciato a credere alla Champions. Senso di colpa per i tifosi della Roma? Si, anche perché in quella Roma li c’erano De Rossi e Toni, grandi amici e compagni di Nazionale. Purtroppo per arrivare in Champions, dovevamo passare anche per quella partita. E’ stata una grande impresa. Lo stadio era già in festa e sicuramente se la Roma avesse vinto quella partita, avrebbe vinto il campionato”.

SUL QUARTO POSTO DELLA SAMPDORIA – “E’ stato un anno incredibile, vittorie bellissime. E’ stata una grande festa, sia allo stadio che in città. Una bellissima cosa. E’ stato il nostro Scudetto. Purtroppo non siamo riusciti a qualificarci per i gironi, ma quel giorno li è stato bello per noi, per il presidente e per i sampdoriani. Non abbiamo vinto lo Scudetto ma abbiamo regalato una soddisfazione alla gente”.

SULLA SFIDA CON IL WERDER BREMA – “Se fa male? Si, grande rammarico. Quella squadra si meritava di fare la Champions dopo un’annata bellissima. All’andata avevamo vinto per 3-0, ma al ritorno ci ha girato molto male. Si vede che doveva andare cosi”.

SULL’INTER E IL SUO DEBUTTO IN NERAZZURRO –“Sul debutto contro il Palermo? Si, sono stato sempre abbastanza fortunato nei debutti. Perdevamo 2-0, sono entrato, ho fatto una doppietta e conquistato il rigore. Bella giornata e bella partita. Ambienti diversi tra Inter e Milan? Su certe cose, sicuramente si. Quando è finita la mia avventura all’Inter, è cambiata l’opinione verso certe persone. Dopo quest’estate ho avuto dei ripensamenti su delle persone”.

SUL PASSAGGIO AL MILAN – “Dopo quello che ho passato, è arrivata una società importante che mi ha dato tanta fiducia. Il mister è importante come la squadra a livello mondiale. Anche i compagni sono stati disponibili sin da subito. Qui sono contento e spero di ripagare la fiducia a tutti”

SULLA SFIDA CONTRO IL BARCELLONA – “Se ci penso? E’ normale che sia così. Come ho detto sabato, per fortuna abbiamo un’altra partita prima del Barcellona, quindi dovremo pensare prima a quella. Dopo il risultato dell’andata abbiamo tanto da perdere. Mi immagino che sarà una serata lunga. Una di quelle serate che sogni sin da bambino, andare a Barcellona, in un ottavo di Champions con lo stadio pieno e con un due a zero a favore. Che partita faremo? Sappiamo che loro cercheranno la profondità, molto di più dell’andata. A Milano hanno avuto un gran possesso di palla, ma noi siamo riusciti a rimanere corti e rendere sterile il loro possesso. Dovremo cercare di andare lì, resistere sin da subito e fare gol alla prima occasione possibile”.

SU PATO – “Se l’ho sentito? Non lo abbiamo più sentito, anche per questioni semplici da capire. Dal vivo era forte forte, è un giocatore veramente importante. E’ molto sfortunato, ha avuto una serie importante di infortuni e non è stato neanche facile per lui. Quando giocava, doveva per forza fare gol ed era troppo sotto pressione”.

SUL GIOCO AEREO – “Non sono bravo solo di testa. In cosa sono più bravo? Non mi piace dirlo. Il colpo di testa è una dote che ho sempre avuto, sono stato sempre tempista. Non sono Messi che mi creo gol, ma ho anche delle altre qualità”.