ATALANTA. Colantuono: «La Roma ha giocatori incredibili, dovremmo aggredirla subito. Borini? Fortissimo»

ATALANTA. Colantuono: “La Roma ha giocatori incredibili, dovremmo aggredirla subito. Borini? Fortissimo”

Il tecnico romano dell’Atalanta parla dei suoi prossimi avversari: “Hanno giocatori straordinari come Pjanic e Gago”…

(Foto Getty Images)

COLANTUONO SU ATALANTA-ROMA – Intervenuto ai microfoni di CentroSuonoSportStefano Colantuono ha parlato della gara di domenica contro la Roma. Ecco le sue parole:

Padoin è un’assenza pesante per la squadra? Visti i vostri recenti risultati potreste essere un’insidia per la Roma?
“Ci speriamo. Padoin a livello tattico è un giocatore importante, è stata un’offerta importante e cederlo è stato giusto, la società ne ha ricavato. Poi abbiamo il sostituto in casa, Brighi è un ottimo sostituito, nelle ultime tre partite ha fatto cose importanti”.

E Gabbiadini?
 ”Ha avuto spazio, ha giocato, ma è un giocatore che va lasciato un pò libero, ha 20 anni va fatto crescere  in tranquillità, in serenità, ci sono tantissime aspettative nei suoi confronti, nell’ultima partita non ha fatto benissimo, e non lo vogliamo bruciare. Sarà uno degli attaccanti più forti in futuro, ora ci vuole pazienza”.

Quanto pesa la spalla di Damocle sull’Atalanta della vicenda extra-calcistica?
 ”Ormai ci abbiamo fatto il callo, il campionato è stato fortemente condizionato, avremmo potuto guardare ad altri obbiettivi..la cosa non ci fa stare tranquilli, per raggiungere la salvezza matematica il lavoro è stato massacrante, non ci fosse stato la penalizzazione avremmo fatto un altro campionato”.

Che approccio avrai alla partita?
“Non facile, i due approcci peggiori di questo campionato sono stati a Roma con la Roma e a Roma con Lazio, probabilmente ci fa male l’aria di Roma. La Roma ha un sistema di gioco particolare, non ha mezze misure o la si aggredisce forte, o se ti prendono in campo ti devi abbassare. Noi dobbiamo lavorare un po’ su tutto, devi trovare una via di mezzo per poter fare buona partita. Se fai le cose fatte male in quel caso rischi di avere grossi problemi, la Roma è una squadra forte, è vero che qualche risultato non è andato bene, ma ha giocatori incredibili come Pjanic, Gago”.

Borini?
“Fortissimo”.

E’ vero che la Roma ha un posto particolare nel suo cuore?
“Devi stare sempre attento a parlare di queste cose, perché simpatizzare per una squadra vuol dire poi non poter lavorare per un’altra. Roma è la squadra della mia famiglia, sono tutti giallorossi, ma poi io ho iniziato a fare il professionista e quando inizi un po’ questa cosa la perdi, ma non ho difficoltà nel dire che mio padre è stato un grandissimo tifoso, poi però il mio è lavoro, se vinco contro la Roma sono felice, ma se la vedo in tv vincere contro il Brescia sono felice..però magari sto attento a parlarne perché se sei simpatizzante della Roma magari non puoi allenare la Lazio, o la Juve”.

Reja?
“Non lo so, bisognerebbe sapere bene cosa è successo, penso che tacere sia la cosa più giusta”.

Gli allenatori stranieri hanno qualcosa da insegnare a quelli Italiani oppure la nostra squadra rimane la migliore?
“La squadra italiana è la migliore, ma non vuol dire che ci sono allenatori stranieri non bravi, Luis Enrique mi piace, ha un progetto, anche se in Italia non danno molto tempo ai progetti. Lui mi piace, anche durante l’ultima conferenza in cui era arrabbiato, ha i concetti giusti quando dice che bisogna pensare partita dopo partita e non fare passi falsi, quello che sta proponendo la Roma con molti giovani, è una cosa molto importante. Ha proposto un certo tipo di atteggiamento, una squadra più concreta, più leziosa, lui ha capito che doveva trasformare qualcosa e ci sta riuscendo. Se la Roma e i tifosi avranno pazienza vedranno grandi cose”.

Osvaldo?
“L’abbiamo preso che veniva dall’Argentina, era un ragazzino, oltretutto non poteva giocare per un problema legato al trasferimento.  Si vedeva già che aveva enormi potenzialità”.

E Schelotto?
“E’ un giocatore che ha bisogno di campo, nella Roma potrebbe anche fare il terzino visto il sistema di gioco, dove i terzini diventano delle ali”.

Jose Angel lo vorrebbe per lavorarci?
“E’ un giocatore valido, un ragazzo che è arrivato adesso in Italia, è giovane, poi Roma non è una piazza facile, bisogna dargli tempo, magari prima di lui nel suo ruolo ci sono stati giocatori importanti e tutti si aspettano lo stesso da lui, ma bisogna dargli tempo di abituarsi e di adattarsi”.

Sono vere le voci di alcune sirene da Napoli?
“Ho rinnovato per un altro anno con l’Atalanta. Voglio essere parte di un discorso di media-alta classifica che quest’anno senza penalizzazione avremmo raggiunto. L’idea è di copiare un po’ l’Udinese, per questo ho prolungato fino al 2014″.