Max Allegri, retroscena sconvolgente prima della Juventus: “Quella mattina chiamai il presidente e…”

Max Allegri fa una rivelazione scioccante che spiazza gli appassionati di calcio. Prima della Juventus le cose sono andate proprio così.

Max Allegri rivelazioni scioccanti prima Juventus
Max Allegri al centro sportivo (Instagram)

Il coach bianconero, Max Allegri ha rotto l’incantesimo del silenzio a poche ore da una sfida cruciale per la rincorsa al titolo della Juventus.

L’ex marito di Ambra Angiolini ha raccontato tutto per filo e per segno di come sono andate realmente le cose prima di mettere nero su bianco sul contratto proposto dalla famiglia Agnelli.

L’astuzia del numero uno juventino ha giocato un ruolo determinante nel convincimento del traghettatore livornese che già in passato trascinò la Juventus fino a sfiorare grandi e prestigiosi traguardi, come la Uefa Champions League.

Il capitolo “2.0” di Allegri sulla panchina della Juventus, in realtà è il risultato di un percorso decisionale dietro le quinte che raccontato oggi dal diretto interessato mette davvero i brividi

Max Allegri rompe il silenzio e rivela tutto prima della firma sul contratto bianconero

Max Allegri rivelazioni scioccanti prima Juventus
Max Allegri in allenamento (Instagram)

A poche ore dal fischio di inizio della supersfida di cartello tra Juventus e Inter, il condottiero bianconero, Max Allegri ha rotto il silenzio, spiazzando tutti i tifosi della beneamata e non solo.

Intervistato ai microfoni di “Sportmediaset“, il tecnico livornese ha tenuto tutti col fiato sospeso raccontando come sono andate le cose prima di accettare il contratto di Andrea Agnelli.

“Quella mattina chiamai il presidente e gli dissi che non sarei più andato perchè avevo scelto la Juventus”. Queste le dichiarazioni a freddo dell’ex campione d’Italia al timone della “Zebra” con tanto di riferimento a Florentino Perez.

Il presidente del Real Madrid aveva deciso di puntare su di lui per far ripartire la ‘barca’ delle merengues.

Il rifiuto dell’ultima ora di Max ha costretto i dirigenti madrileni a cambiare i piani e virare su un altro allenatore italiano, Carlo Ancelotti, colui il quale proprio al timone della prima squadra di Madrid aveva regalato il sogno della ‘decima’ Champions League della sua storia.