SERIE A. A BOLOGNA per la LAZIO, crocevia CHAMPIONS

IL TEMPO – I biancocelesti nel gelo di Bologna per avvicinare il terzo posto. Petkovic ci crede: “Niente calcoli e concentrazione massima”…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (L. Salomone) – Dieci punti nelle ultime quattro partite, tre vittorie all’Olimpico e un pari prezioso sul campo dei campioni d’Italia ma la posizione di classifica non è cambiata perché le concorrenti (Fiorentina a parte) vincono sempre. Stanotte nel freezer del Dall’Ara contro un orgoglioso Bologna servono tre punti se si vuole tenere il passo delle prime e provare a guadagnare qualcosa sul Napoli ora terzo e distante quattro punti dopo il ko di San Siro con l’Inter. Petkovic non trova le parole per definire la partita, è difficile parlare di una gara ricca di insidie. Stanotte (ore 21) sarà un’altra storia in questo insolito ‘monday night’ dovuto all’impegno di giovedì a Maribor per Ledesma & Co. Il tecnico bosniaco cerca di non guardare ai risultati delle concorrenti alla zona Champions League: “La partita di Bologna non è importante per gli altri, ma per noi stessi, vogliamo confermare quanto fatto nelle ultime partite”. Su Klose si mette sulla difensiva anche se il tedesco dovrebbe giocare dall’inizio così come Marchetti: “Non so ancora se giocherà perché devo vedere dopo l’allenamento, deciderò solo all’ultimo momento”. E se nessuno vede i biancocelesti come anti-Juve, Petko non si preoccupa troppo: “Meglio così, forse per gli altri non siamo abbastanza grandi per competere con le prime, noi però dobbiamo dimostrarlo con i fatti come in questi mesi abbiamo fatto cambiare opinione a molti, dobbiamo continuare a farlo. Non facciamo calcoli per la sosta. La continuità di concentrazione deve esserci sempre se vogliamo arrivare in alto. Stiamo ritornando nelle migliori condizioni anche se il Bologna è forte in casa, crede ancora di più in sè quando gioca tra le mura amiche. Noi però dobbiamo avere sempre la convinzione di ottenere i tre punti, su ogni campo. Diamanti? Non ci penso. Non creo la mia squadra in funzione dei calciatori che andiamo ad affrontare. Siamo noi a dover evitare eventuali sorprese”. Non vuole pensare ai dirimpettai cittadini che, dopo la sconfitta nel derby, ha inanellato un poker di vittorie: “La Roma è una delle altre diciannove squadre del campionato. Noi non giochiamo pensando a loro, ma per stare davanti a più squadre possibili. Siamo competitivi e senza troppe parole dobbiamo dimostrare sul campo se valiamo di più o di meno delle altre”.