ROMA-FIORENTINA, la partita delle rivincite

Tanti gli ex in campo nella sfida di questa sera, tra giocatori, allenatori e dirigenti…

(Getty Images)

Roma – Fiorentina è da sempre una partita sentita e sofferta. Ma mai come quest’anno, sarà ancora più sentita per i tifosi e i giocatori, che potrebbe essere quasi definita un “derby”. Saranno ben 4, gli ex giallorossi in maglia viola (6 contando Pradè e Montella). Analizziamo i dettagli:

– Cristiano Lupatelli: l’attuale terzo portiere della Fiorentina, è stato acquistato per la terza dai viola nell’ultima fase di mercato estiva, dopo aver cambiato le maglie di Parma, Palermo, Cagliari, Bologna e Genoa. Inizialmente però, Lupatelli, esordì in Serie A in maglia romanista, subentrando a Francesco Antonioli, il 25 marzo 2000 in occasione del derby Lazio-Roma, poi vinto dai giallorossi per 2-1. Nell’anno successivo il portiere perugino partecipò alla vittoria dello storico scudetto della Roma collezionando 8 presenze. Fu ri-acquistato dalla Roma nell’anno 2003-2004, senza però mai scendere in campo.

– David Pizarro: tra i grandi ex, svetta anche lui, il pek. E’ stato acquistato quest’estate dai viola direttamente dalla Roma. La sua storia giallorossa va dal 2006 al gennaio 2012, collezionando ben 148 presenze e 9 gol in A. Rimasto nel cuore dei tifosi romanisti, per essere stato uno dei protagonisti del periodo d’oro della Roma, a comando di Luciano Spalletti, che gli affidò le chiavi del centrocampo in una posizione di regia davanti alla difesa. Stessa posizione che gli ha assegnato Montella nella Fiorentina, che lo sta riportando ad alti livelli e si sta confermando uno dei registi più tecnici e affidabili della Serie A. Sbolognato in fretta e furia dalla nuova società romanista e sostituito dal giovane Tachtsidis, sicuramente avrebbe voluto partecipare alla gara per dimostrare tutto il suo valore nel suo ex stadio Olimpico. Sfortunatamente per i viola, salterà la sfida di stasera per un grave lutto familiare.

– Alberto Aquilani: per lui romano e romanista sarà una sfida incredibile e sofferente. Cresciuto nel vivaio della Roma, di cui avrebbe dovuto diventare una bandiera. Nella sua storia romanista in Serie A, tra il 2004 al 2009, ha collezionato 102 presenze e 9 gol. Sempre sostenuto dai propri tifosi e sin dalle prime partite, ritenuto insieme a Daniele De Rossi, il futuro del centrocampo della Roma, fu ceduto dalla società Sensi al Liverpool nell’estate del 2009. Sicuramente farà parte della squadra titolare viola e sarà uno di quelli più vogliosi di rivincita.

– Luca Toni: per lui la parentesi Roma è stata breve ma intensa. In giallorosso per 6 mesi dal 31 dicembre 2009 al 30 giugno 2010, ha collezionato 15 presenze e 5 gol. Rimarrà per sempre nella mente dei tifosi quel gol sotto la Curva Sud contro l’Inter il 27 marzo 2010, del 2 a 1 che diede la vittoria ai giallorossi. Quell’anno la Roma guidata da Ranieri sfiorò lo scudetto fino all’ultima giornata.

– Daniele Pradè: nato nel quartiere Aventino, iniziò nella Roma nell’anno 2000, contemporaneamente all’arrivo di Fabio Capello. Vestì definitivamente il ruolo di ds nel 2004-2005, al posto di Franco Baldini (attuale dg della Roma). Fu lui a portare Luciano Spalletti nella capitale. Lo stesso Spalletti che portò la Roma ai vertici del calcio italiano e europeo. Con la squadra giallorossa, anche se criticato molto dalla piazza, Pradè ha collezionato uno scudetto, 6 secondi posti, due supercoppe italiane e due coppe Italia. Con il trasferimento del club dalla famiglia Sensi all’italo-statunitense Di Benedetto, fu sollevato dall’incarico (al suo posto Walter Sabatini), pur rimanendo sempre in società, diede le sue dimissioni il 15 luglio 2011. Della Vallenell’ultima estate lo ha assunto ds viola, incaricandolo di fare una vera e propria rivoluzione della squadra. Sorprendentemente, non deludendo le aspettative del presidente viola, ha fino a qui, azzeccato ogni acquisto, ben 15, dimostratisi tutti validissimi, facendo un mix vincente tra sorprese come Gonzalo Rodriguez, Roncaglia e Fernandez e affidandosi a sicurezze come Pizarro, Borja Valero, Aquilani e Toni che stanno trascinando la Fiorentina ad altissimi livelli. Dalle sue ultime dichiarazioni, si capiscono bene le sue intenzioni in vista della sfida: “Mi piacerebbe fare un bello scherzetto ai giallorossi”.

– Vincenzo Montella: E’ stato protagonista come attaccante e allenatore. Ben 8 stagioni in giallorosso, condite da 192 presenze e 83 gol in Serie A. Rimarrà per sempre nei cuori dei tifosi per i 4 gol segnati nel derby del 2001-2002 contro la Lazio. L’Aereoplanino, il 2 luglio 2009, si ritirò dal mondo del calcio e si dedicò alle panchine. Divenne subito allenatore della categoria Giovanissimi della Roma. I suoi buoni risultati e le dimissioni di Claudio Ranieri, gli diedero la possibilità dopo solo sei mesi, di allenare la prima squadra. Collezionando 12 presenze e 7 vittorie, portando la squadra al sesto posto in classifica e in semifinale di Coppa Italia. Pur essendo buoni risultati, la nuova società americana, decise di rimpiazzarlo con Luis Enrique. Fu assunto poi dal Catania, dove nella sua prima stagione, ottenne l’11a posizione in campionato e il nuovo record di punti, quota 48della storia della squadra siciliana. Nella scorsa stagione furono molti i complimenti e gli apprezzamenti per il suo ottimo gioco in velocità, simile quasi al Barcellona. L’11 giugno di quest’anno diventa allenatore della Fiorentina8 vittorie, confermando le sue doti per un gran gioco d’attacco in velocità e per la costruzione di un possesso palla di sfinimento. Attualmente la sua squadra inaspettatamente si trova in quarta posizione. Chissà se l’ex attaccante e allenatore della Roma, si voglia prendere qualche rivincita nei confronti della società americana, che tanto lo ha snobbato e ricercato nel giro di un anno.

CURIOSITA’: Montella fu acquistato dalla Roma nella stagione 1999-2000 dalla Sampdoria. Fu proprio Znedek Zeman, anche quell’anno allenatore giallorosso, ad insistere con la propria società per acquistarlo.

 

A cura di LEONARDO ESPOSITO