JUVE. PLATINI: «Che show la Juve! Maradona a Napoli»

IL CORRIERE DELLO SPORT – «Bianconeri favoriti per lo scudetto. La Champions? Vedremo…»

(getty images)

 

Michel Platini, intervistato dalla redazione del Corriere dello Sport, ha rilasciato opinioni e idee sul calcio italiano, ma soprattutto sulla Juventus. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Platini, cosa pensa del campionato italiano?
«Sì, recentemente ho visto Juventus-Inter e Lazio-Roma. La vostra Serie A rimane interessante ed esprime sempre un buon calcio, anche se molti campioni adesso giocano altrove».

Che partita è stata Juventus-Inter?
«Bella e mi è piaciuta. Complimenti all’Inter che è riuscita a interrompere la serie di 49 gare senza sconfitte della Juve. I bianconeri potevano chiudere il match segnando il 2-0 e il 3-0 nel primo tempo, ma non l’hanno fatto e hanno subìto la rimonta nerazzurra nella ripresa».

L’arbitraggio di Tagliavento ha fatto molto discutere complici gli errori commessi.
(Ride) «In Italia è sempre la stessa storia… E se un giorno gli arbitri entrassero in sciopero per tutte polemiche? Come fareste a far giocare le partite?».

Crede che la Juventus sia ancora favorita per lo scudetto?
«Sì, per me è ancora la candidata numero uno».

Cosa le piace della formazione di Conte?
«Rispetto al passato guardo il calcio da appassionato e non ho più una visione da tecnico, ma ho notato che la Juventus attuale attacca con 6-7 giocatori, gli stessi che la mia Juve utilizzava… per difendere (ride di gusto, ndi). E’ diventata una squadra più offensiva e il catenaccio e il gioco difensivo che c’erano in Italia fanno parte del passato: merito del Milan di Sacchi che ha cambiato tutto con il 4-4-2 e il fuorigioco “alto”. Ora i bianconeri hanno la stessa mentalità delle squadre inglesi e vanno sempre in campo per vincere».

Zanetti e Totti, le bandiere di Inter e Roma, invece, rimarranno fedeli fino all’ultima partita della loro carriera.
«Entrambi giocano bene, sono titolari e hanno la fiducia dei rispettivi allenatori. Finché stanno così, fanno bene a non andarsene. Quando però non saranno più titolari e staranno più in panchina che in campo, meglio che smettano o che cambino squadra».

Totti è il terzo miglior marcatore della storia della Serie A eppure ha vinto poco: ha sbagliato a restare alla Roma tutta la carriera?
«Da anni dico che Totti è un grandissimo giocatore, uno dei migliori italiani di sempre. Se fosse andato in un’altra società probabilmente avrebbe vinto di più, ma credo sia stato felice di alzare qualche coppa in meno pur di restare tutta la carriera alla Roma. In questo mi ricorda Zico: era un fenomeno, ma scelse l’Udinese e, non andandosene mai, non vinse».

Le piacerebbe se Maradona, suo rivale in tante sfide tra Napoli e Juventus, diventasse l’allenatore degli azzurri?
«Se De Laurentiis deciderà di affidargli la panchina del Napoli, perché no? Sarebbe interessante vederlo lavorare al Napoli: è una persona simpatica e squisita con la quale ho sempre avuto buoni rapporti».

Con De Laurentiis invece come vanno le cose?
«Bene, molto bene… Il presidente non è d’accordo con tutto quello che faccio e io non sono d’accordo con tutto quello che dice, ma ci siamo visti a Capri e ogni tanto ci telefoniamo: parliamo e confrontiamo le nostre visioni diverse del mondo del calcio. Quando ha acquistato il club, non conosceva questo mondo e voleva rivoluzionarlo, ma adesso ha capito molte più cose. Ha avuto il grande merito di aver ridato al Napoli la dignità e la grandezza che merita».

Il Napoli può vincere lo scudetto?
«L’ho detto: per me la Juventus è favorita, ma tutto è possibile».