CALCIO. Malessere LAZIO e PETKOVIC: è crisi di crescita. E il tecnico sbotta

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il croato vuole cambiare mentalità ai giocatori. Ieri l’ha ribadito alla squadra in un confronto…

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RASSEGNA STAMPA – (D. Stoppini) – Che succede in casa Lazio? Tre parole racchiudono il momento: crisi di rigetto. C’è che Petkovic non si è ancora fatto capire dai giocatori, che i giocatori non hanno ancora capito il nuovo tecnico, che il cambio di preparazione atletica non è stato ancora assorbito e che il mercato è stato finora deludente. Non solo per i tifosi, ma per lo stesso allenatore, che da qui al 31 agosto si aspetta almeno due acquisti. Il gioco non c’è, non si vede e dopo oltre un mese di lavoro non è un bell’andare. Dopo qualche timido segnale di crescita nel test contro il Galatasaray, contro il Getafe la Lazio ha mostrato nuove preoccupanti lacune. Petkovic è stato duro nel post partita: “Ho visto giocatori seduti, facce che non mi piacciono. Ci vuole carattere, bisogna picchiare duro anche in allenamento. E chi non capisce, non giocherà”. Concetti che l’allenatore ha ribadito con forza alla squadra anche ieri mattina, in un confronto andato in scena a Formello. Petkovic fin dal primo giorno di ritiro ha lavorato sul pressing, chiedendo alla squadra di spostare il baricentro del gioco in avanti. Cose che però in campo non si vedono. E una risposta il tecnico sembra essersela data: cambiare la mentalità di calciatori abituati a giocare in altro modo non è facile, lui stesso pensava che l’adattamento fosse più veloce.  E invece la scintilla non è ancora scoccata. Specialmente in un paio di uomini fondamentali per la Lazio: Hernanes e Zarate. A chi si riferiva Petkovic quando ha parlato di giocatori seduti? L’identikit porta dritto al Profeta e all’argentino. Hernanes rischia di diventare presto un vero e proprio caso. Il punto però è che neppure nella cara vecchia posizione di trequartista il brasiliano convince. Contro il Getafe è stato sostituito dopo solo 45′. Non è finita l’operazione rilancio di Zarate: dopo un ritiro brillante, Maurito è apparso negli ultimi test un corpo estraneo alla squadra, per quanto allo stesso tempo anche uno dei pochi capaci di accendere la luce. La Lazio di oggi sembra avere ancora le gambe pesanti. E al primo impegno ufficiale mancano 10 giorni. Ne manca qualcuno in più alla fine del mercato e Petkovic aspetta con impazienza. Il tecnico vuole due acquisti in difesa: un centrale e un terzino sinistro. Granqvist è ormai poco più di un miraggio, Xandao è destinato in Inghilterra. E c’è pure il caso Diakite da risolvere: la Lazio lo pressa, vorrebbe una risposta subito alla proposta di un rinnovo a 650 mila euro con clausola di rescissione a 5 milioni. Il francese invece tentenna, tanto che Lotito potrebbe decidere di metterlo sul mercato. Sul mercato c’è pure lo juventino Pazienza: l’accoppiata Ledesma-Cana non convince, la Lazio è pronta ad affondare il colpo. Sarebbe anche un pieno di fiducia per un ambiente demoralizzato: meno di 12 mila abbonamenti sottoscritti, contro i 21.160 di un anno fa.