CALCIOMERCATO. DE ROSSI, dal CITY pronti 35 milioni. La ROMA vacilla

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il d.s. Sabatini: “Daniele è incedibile, incarna la romanità, ma certe offerte si valutano”…

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RASSEGNA STAMPA – (A. Pugliese) – “De Rossi per noi è certamente incedibile. Ma ci sono cose nel calcio che non possono essere previste”. Le parole del d.s. della Roma, Sabatini: “La Roma non può distaccarsi dalla realtà, la mobilità dei giocatori esiste, anche per sopravvivenza del sistema calcio. Se Daniele venisse a dirci di voler andar via o una società ci proponesse una cifra a cui non si può dire no, si dovrà prendere in considerazione. Con questo non dico che cederemo Daniele, ma almeno ci metteremo a parlarne”. Parole il cui eco è già arrivato fino a Manchester, dove il City si prepara a un assalto: offerta da 35 milioni di euro, più bonus. Quando il fax arriverà a Trigoria, la Roma cosa fara? L’impressione è che per convincersi a vendere De Rossi ci voglia un’offerta superiore. Il centrocampista di Ostia è il cuore giallorosso, l’uomo della gente, ma anche “un collagene psicologico, che incarna la romanità – continua Sabatini -. È anche per questo che una cessione è improbabile. Ma non impossibile”. Come, del resto, è giusto che sia in una logica di mercato e di rispetto dei budget. Il cuore, però, è un’altra cosa e anche di fronte ai milioni, la tifoseria giallorossa non digerirebbe un addio a ‘Capitan Futuro’.  Nel frattempo, la Roma si sta muovendo per chiudere il cerchio.  In pole c’è Rhodolfo, il centrale del San Paolo. L’alternativa è Bruno Uvini, impegnato sabato con il Brasile nella finale olimpica. Per riuscirci, le cessioni di Heinze (Newell’s), Perrotta, Pizarro e Borriello garantirebbero un tesoretto. “Sono sul mercato — continua SabatiniAltrimenti, rischiano di restare fuori dal progetto”. Come per Rosi. “Nel suo caso e in quello di Borini ci sono stati degli atteggiamenti che non ci sono piaciuti. Gli avevamo proposto un prestito al Parma con diritto di riscatto, ma lui ha avuto delle rimostranze. Borini? Avesse accettato la comproprietà, sarebbe rimasto”. Osvaldo? Per noi è fondamentale, ma l’incedibilità è un principio crollato. Anche se in questo momento non abbiamo intenzione di cedere nessuno”.