CALCIOMERCATO. CHELSEA all’italiana

RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT – (Stefano Boldrini) – Di Matteo resta altre due stagioni…

(getty images)

 

Un occhio alla nazionale, l’altro al mercato inglese, con un’attenzione particolare rivolta al Chelsea campione d’Europa. Dopo una lunga attesa, la situazione dei Blues sembra a una svolta: Roberto Di Matteo sarà confermato da Roman Abramovich. L’illusione di poter convincere Guardiola a rinunciare all’anno sabbatico, in cambio di un diluvio di denaro — contratto da 40 milioni di sterline per quattro stagioni —, è svanita. Low non vuole lasciare la Germania. Blanc è concentrato sulla Francia. Capello è stato in corsa alla vigilia della finale di Monaco, ma c’è stata divergenza di idee e di progetti. Alla fine resta Di Matteo, abile non solo nel portare il Chelsea in cima all’Europa, ma anche a gestire questo momento delicato.

Il contratto. L’allenatore italiano ha trascorso le vacanze prima alle Barbados, poi negli Stati Uniti. Si è tenuto lontano da un’Inghilterra flagellata dal maltempo.Domani rientrerà però a Londra e ci sarà l’incontro per mettere nero su bianco. Il contratto è figlio della lunga trattativa tra Michael Emenalo, l’uomo mercato dei Blues, e i rappresentanti di Di Matteo. Abramovich voleva un impegno annuale. Di Matteo non ha mai accettato questa soluzione al ribasso per una questione di principio: “Con un contratto così, sono debole di fronte allo spogliatoio”. La soluzione finale è quella di un accordo biennale, con una clausola in caso di rottura anticipata. Si è trattato sulle cifre, perché la tasche floride di Abramovich hanno ricevuto una bella botta dal pagamento di Villas Boas — 13 milioni di sterline —, ma l’accordo è in vista e domani sera il club potrebbe fare, attraverso il sito, l’annuncio ufficiale. Di Matteo ha ora un Hazard — per il talento belga versati 32 milioni nelle casse del Lille — e un Marin in più, ma presto potrebbe materializzarsi un altro acquisto boom: il centravanti Hulk, operazione da 38 milioni di sterline. A ruota, altro affare in vista: Fellaini, centrocampista belga di origine marocchina di stanza all’Everton, che proprio in questi giorni ha dichiarato: “Voglio restare in Premier perché è il campionato più importante. Giocare in club come Chelsea o Manchester United è il massimo”.
Lo stadio. Sistemata la panchina, resterà da definire la questione stadio. La suggestione di rilevare la Battersea Power Station, la centrale elettrica dismessa nel 1983 e resa celebre dalla copertina dell’lp Animals dei Pink Floyd, è svanita. Un affare impossibile. Si torna alla casella di partenza, ma Abramovich non molla: vuole lo stadio nuovo.