F1. MONTEZEMOLO: “Ci dobbiamo giocare il Mondiale e voglio un’auto più competitiva a Barcellona”

Le parole del presidente della Ferrari nel trentesimo anniversario della scomparsa di Gilles Villeneuve…

(getty images)

 

Luca di Montezemolo, presidente della Ferrari, aspetta il ‘decollò del Cavallino nel Gp di Spagna, la prima gara europea del Mondiale 2012 in programma domenica. Il numero uno della rossa ha parlato ai microfoni di Sky Sport24, nella giornata allestita a Fiorano per rendere omaggio a Gilles Villeneuve. Jacques, figlio del compianto pilota canadese, ha guidato la Ferrari 312 T4, la stessa con cui il padre vinse tre gare nel 1979. Oggi la Ferrari punta su Fernando Alonso e Felipe Massa.

Ecco le parole di Montezemolo:

«Abbiamo iniziato male la stagione, come non volevo e come non mi aspettavo. Mi ha molto stupito negativamente. Ci dobbiamo giocare il Mondiale e auspico di vedere una monoposto più competitiva a Barcellona. Siamo partiti male, ma c’è stata una grande reazione della squadra, abbiamo vinto una gara particolare e siamo lì tra i primi. La Ferrari ha sempre lottato fino alla fine, non molla mai. Ma voglio una macchina che consenta ai nostri piloti di partire più avanti e di lottare per la vittoria: i nostri tecnici sono fiduciosi, a loro ho chiesto una reazione straordinaria. Sono convinto che in Spagna vedremo una vettura più competitiva. Poi avremo ulteriori programmi di sviluppo e questo ci consentirà di giocarci il Mondiale»,

Su Alonso

«Alonso, soprattutto in gara, è il miglior pilota del mondo: non ho dubbi»

Su Massa

 «Massa ha lottato fino alla fine in Bahrain, mi aspetto ulteriori progressi da Felipe con una monoposto migliorata. Dobbiamo dargli una monoposto più competitiva, ‘quasi perfettà».

Sull’attuale F1

«La Formula 1 di oggi ha regolamenti che non mi piacciono, l’ho detto e lo ripeto. Si vince o si perde con l’aerodinamica, che tra l’altro non è minimamente trasferibile alle vetture da strada. A me piacciono macchine in cui ci sia molto di più dell’aerodinamica: c’è il motore, c’è il cambio, ci sono le sospensioni».

Sulla storia della Ferrari

«Riviviamo momenti straordinari della storia della Ferrari. Oggi ‘riviviamò un grande pilota che ha entusiasmato i nostri tifosi. È belle vedere qui il figlio Jacques insieme ai nostri piloti attuali. La Ferrari deve guardare avanti, ma non deve dimenticare la propria storia. Quelli erano tempi di una Formula 1 diversa, ma tutto era differente. Non dobbiamo essere prigionieri del passato, bisogna affrontare nuove sfide sapendo che il nostro passato è unico»