Mourinho: “Me ne vado dal Real Madrid? Non l’ho detto io, chiedete al giornalista. Soffriamo del complesso Barça? Chiedetelo ai giocatori”

Mourinho: “Me ne vado dal Real Madrid? Non l’ho detto io, chiedete al giornalista. soffriamo del complesso Barça? Chiedetelo ai giocatori”

Le conferenze stampa del portoghese regalano sempre sorprese e curiosità 

(Getty images)

 

«Me ne vado dal Real Madrid? Non l’ho detto io, chiedete al giornalista». È una delle risposte più elaborate che Josè Mourinho, tecnico del Real Madrid, ha fornito nella conferenza stampa alla vigilia dell’ennesimo ‘clasicò. Domani il Real fa visita al Barcellona nel ritorno degli ottavi di Coppa del Re. I catalani si sono imposti 2-1 all’andata: la sconfitta casalinga ha creato polemiche e tensioni nell’ambiente merengue. Alcuni giocatori sarebbero ai ferri corti con l’allenatore di Setubal. Dagli spalti del Santiago Bernabeu sono piovuti fischi per l«entrenador’. E anche la stampa comincia a caricare a testa bassa: il quotidiano As, in particolare, ha paragonato Mourinho a Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia: lo Special One, scrive il giornale, vuole saltar giù dal Real Madrid a giugno. L’ipotesi di un addio è sempre più concreta. »Non l’ho detto io, chiedete al giornalista«, dice Mourinho, senza smentire la voce alimentata ieri da un’emittente televisiva. Per il resto, in sala stampa il lusitano si limita a risposte brevissime, di pochi secondi, e spesso ricorre al lapidario »non sò per troncare ogni ipotesi di dibattito. «Io non creo clan», dice commentando le indiscrezioni secondo cui la squadra sarebbe spaccata in gruppi.

Ecco altre dichiarazioni riportate dall’Adnkronos: 

I fischi del pubblico del Bernabeu gli hanno dato fastidio?

«Non so, chiedete alla gente. Non a me».

 La formazione di domani?

«Non ho idea. Ho molti dubbi, 3 giocatori non sono al top e bisogna aspettare».

Pepe giocherà’

«Se stesse bene, giocherebbe. Lui, come Granero e Diarra, ha problemi».

È il momento peggiore della sua avventura al Real?

«Vivo un buon momento».

Il Real Madrid soffre di un ‘complesso Barcellonà?

 «Domandatelo ai giocatori».

La soddisfa la classifica attuale?

«Potevamo avere qualche punto in più di vantaggio. Ne abbiamo 5 in più della squadra considerata da tutti la migliore. Vuol dire che non stiamo andando tanto male, forse non abbiamo tutti quei problemi di cui si parla. Quando sono arrivato qui, la squadra era abituata ad essere eliminata da avversari inferiori. Abbiamo vinto la Coppa del Re. Quando sono arrivato, non eravamo teste di serie in Champions: ora abbiamo chiuso la prima fase con un rendimento record. Possiamo essere teste di serie e siamo primi in campionato».

E il Barcellona? «Ha il suo gioco e le sue idee, a prescindere dai giocatori. È una gara difficile».

La gara di domani può essere uno spartiacque? «No».