LE DICHIARAZIONI DI KVIST, KROHN – DEHLI E AGGER. Le parole dei calciatori danesi dopo la sconfitta contro la Germania…
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Kvist, Krohn – Dehli e Agger hanno parlato in mixed zone dopo la sconfitta con la Germania che sancisce la matematica eliminazione dagli Europei. Ecco le loro parole evidenziate da uefa.com:
KVIST: “E’ un peccato. Abbiamo subito due gol stupidi per colpa nostra. Credo che abbiamo risposto bene alla squadra tedesca rimanendo molto compatti e solidi. La difesa ha fatto bene, purtroppo, non in quelle due circostanze. Non abbiamo giocato al 100% o come avremmo forse sperato. Tuttavia, dobbiamo anche accettare il fatto che la Germania fosse un’ottima squadra. Ma, naturalmente, dobbiamo difenderci meglio contro avversari forti con a disposizione un ottimo potenziale offensivo. Abbiamo dimostrato di poterci confrontare contro le migliori squadre. Abbiamo vinto contro l’Olanda e non abbiamo perso le altre partite per poco. Ci stavamo riuscendo sia contro il Portogallo che questa sera. Dobbiamo sentirci soddisfatti per lo sforzo compiuto, ma non per i risultati ottenuti. Giocare il torneo è stato incredibilmente entusiasmante. E’ anche fantastico come molti tifosi ci abbiano sostenuto in Polonia. Abbiamo dimostrato di essere tra le squadre più forti d’Europa e che possiamo competere con i migliori“.
KROHN – DEHLI: “Sono molto deluso, proprio come il resto della squadra, ma ovviamente sono molto orgoglioso degli sforzi che la squadra ha compiuto. Abbiamo ancora una squadra giovane, quindi ci sarà molto da lavorare”.
AGGER: “E’ stato difficile come ci aspettavamo che fosse. Ma io in realtà penso che abbiamo fatto bene. Abbiamo giocato tutti insieme, fino a quando le forze ci hanno sostenuto. Dobbiamo accettare il fatto di aver affrontato un’ottima squadra. Abbiamo fatto del nostro meglio, commettendo qualche errore, che a questi livelli si paga a caro prezzo. Naturalmente, avremmo voluto proseguire. Ma dobbiamo guardare agli aspetti positivi, cioè che abbiamo giocato tre buone partite contro tre ottime squadre”.