Scommesse, effetto valanga: dalle chat coinvolti altri dieci calciatori

Prima il caso che sembrava isolato di Nicolò Fagioli, poi l’arrivo della polizia a Coverciano per Zaniolo e Tonali, ma l’inchiesta può allargarsi ulteriormente…

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Nazionale italiana (Foto instagram) – SportNews.eu

Il calcio italiano è nuovamente scosso dal calcio scommesse. Questa volta i nomi sono di primissimo livello e tutti giocatori molto giovani: il primo nome a finire sul registro degli indagati è stato quello di Nicolò Fagioli, accusato di scommettere su eventi calcistici su piattaforme illegali. Gli avvocato del centrocampista bianconero hanno aggiunto che il calciatore si è autodenunciato. Ieri, però, come un fulmine a ciel sereno gli agenti della polizia sono arrivati a Coverciano presentando un avviso di garanzia ad altri due giocatori di primissimo livello del nostro calcio: Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo.

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Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus (foto da Instagram) – SportNews.eu

Nel pomeriggio i nomi dei due calciatori erano stati fatti da Fabrizio Corona: l’ex fotoreporter aveva affermato che anche loro, oltre a Fagioli, erano coinvolti. Per questo la Procura, probabilmente, ha deciso di accelerare le procedure e presentarsi al centro sportivo in cui risiede la Nazionale. I due giocatori hanno consegnato tablet e cellulari e risposto alle domande degli inquirenti e hanno poi lasciato il centro, facendo ritorno nei propri club di appartenenza. Ma la questione non sembra chiudersi qui, ma potrebbe allargarsi a macchia d’olio. Secondo La Repubblica, infatti, i nomi dei tre giocatori sono solamente quelli più famosi, ma si potrebbe aprire il cosiddetto vaso di Pandora.

La Repubblica: altri dieci giocatori coinvolti, un altro giocatore della Juventus

Secondo il quotidiano, infatti, dopo che la Procura ha avuto accesso al cellulare di Fagioli ha visto le chat del giocatore con altri colleghi, circa una decina, tra i quali anche Zaniolo e Tonali. Che però non sarebbero gli unici: si tratterebbe di almeno una decina di calciatori coinvolti, tra i quali ci sarebbe un altro giocatore della Juventus, considerato, però, di seconda fascia. Tutti avrebbero scommesso su piattaforme illegali, che è un reato in Italia, ma è una vicenda che si chiude con il pagamento di un’ammenda di massimo 516 euro. Il vero problema è che agli sportivi è severamente vietato scommettere su eventi della propria disciplina. Ed è quello che sembra ormai chiaro che sia accaduto…