ROMA. Lo sceicco non dà garanzie

IL MESSAGGERO – Gli americani non sono riusciti a cancellare i dubbi sul preteso sceicco avanzate da Unicredit, Consob, Procura, Borsa e tifosi giallorossi…

(getty images)
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RASSEGNA STAMPA – Al momento, Adnam Al Qaddumi Al Shtewy non ha fatto nulla per convincere i molti tifosi (e non solo) ancora scettici sul suo conto. Come riferiscono le pagine odierne de ‘Il Messaggero’, tra l’altro, il ricco giordano non ha ancora fornito garanzie per comprovare l’esistenza delle somme promesse alla Roma calcio. E’ vero, ha tempo fino al 14 marzo per effettuare il versamento, ma certo è che ogni giorno i misteri si infittiscono. La Consob, la Procura di Roma e Unicredit vogliono vederci chiaro su questa vicenda. L’istituto di credito di Piazza Cordusio si prepara a chiedere chiarimenti in occasione del prossimo Cda della Roma, in calendario giovedì 28, sebbene il tema ancora ieri non figurasse all’ordine del giorno. Attraverso il comunicato diramato la scorsa notte, la As Roma ha fatto capire che i legali di James Pallotta & C (studio Tonucci) hanno svolto accertamenti sul patrimonio dello sceicco che, secondo le sue dichiarazioni, avrebbe scongelato di recente un’eredità. Attenzione però: «Non sono state rilasciate formali garanzie con riferimento all’esecuzione delle proprie obbligazioni». Quindi lo sceicco non avrebbe prestato dichiarazioni scritte di banche da cui risulta l’esistenza di fondi destinati a Neep, in base all’accordo preliminare reso noto giovedì scorso sul quale la Consob ha acceso un faro. «L’unica condizione per la chiusura dell’operazione – rivela ora la società di Pallottaè l’effettivo pagamento del prezzo dell’investimento». Il termine per versare i soldi «è il 14 marzo». Quel che è sicuro è che Pallotta, comunque, indipendentemente dall’esito della trattativa «continuerà a mantenere la gestione delle operazioni di As Roma». Ora non resta che aspettare gli sviluppi.