JUVENTUS. CONTE: “Non sottovaluteremo il CELTIC, ma vogliamo i quarti”

Il tecnico dei bianconeri ha anticipato in conferenza stampa la sfida di domani al Celtic Park di Glasgow valida per gli ottavi di Champions League…

(getty images)
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CONFERENZA CONTE – Antonio Conte, tecnico della Juventus, è stato il protagonista della conferenza stampa Uefa alla vigilia della gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League. Ecco le dichiarazioni del tecnico:

SUGLI OBIETTIVI– “La Champions è un sogno da accarezzare partita dopo partita e ora il nostro sogno è superare gli ottavi di finale. Non abbiamo particolari obiettivi, ma non ci poniamo limiti. Abbiamo un gioco e un’organizzazione e non ci snaturiamo di fronte a nessuno. Abbiamo grande rispetto per loro, ma non veniamo qui per difenderci, ma anzi per fare la partita. Non sottovaluteremo l’impegno.

SUL CELTIC – Il Celtic è tornato in Champions come noi e come noi è un’outsider che vorrà andare avanti il più possibile. Non mi fido di chi dice che si difenderà per poi puntare sul contropiede. E’ una squadra fisica, con giocatori prestanti più alti della media. Segnano molto su calcio da fermo e dovremo fare attenzione, anche perché il calcio anglosassone è da sempre temibile sulle palle inattive. Abbiamo visto il percorso del Celtic in Champions durante i preliminari – continua Conte – Sono state molto importanti le gare in casa, quando l’ha sempre fatta da padrona. Lo stadio sarà l’uomo in più per loro, ma si tratta in ogni caso di una buonissima squadra. Il Celtic ha giocato in casa contro il Barcellona e ha vinto, e al Camp Nou ha perso solo al 94’: questa è la prova che ha valori importanti. In campionato non ha rivali e servirà grande attenzione, perché ha degli ottimi giocatori. Il cuore è l’anima della squadra è Brown, affiancato da Wanyama. Davanti Hooper che farebbe molto bene anche in Italia, perché è potente e veloce, Samaras, che è forte fisicamente e nell’uno contro uno. Wilson dietro mi piace molto e Forster, un ottimo portiere che ha un grande avvenire.

SULLA PRIMA PANCHINA IN CHAMPIONS – Sarà una serata normale. Durante la fase a gironi non c’ero fisicamente, ma ero comunque presente e immagino che domani proverò le stesse emozioni. Nella nostra vita ci sono situazioni spiacevoli, che si verificano a volte senza che ne si conosca il perché, e in questi momenti si devono trovare gli aspetti positivi. Quelli che ho trovato io sono una squadra di grande personalità e uno staff che lavora benissimo.

SU ASAMOAH – E’ tornato ieri e sarebbe da pazzi chiedergli di giocare dopo che manca da un mese e mezzo . Si allenerà e sarà pronto per la partita di sabato.

CONTE A SKY – Il tecnico ha parlato in esclusiva anche ai microfoni di Sky Sport:

Affrontate il Celtic dopo aver superato un momento di difficoltà…
Non ero preocupato perchè comunque la condizione è sempre stata buona; il gioco della squadra è sempre stato a buoni livelli, anche se sono mancati un po’ di risultati. Stiamo bene, ma stavamo bene anche prima. Siamo riusciti contro la Fiorentina a non prendere gol ed era una cosa che ci mancava da un po’ di tempo; questa è una cosa che abbiamo valutato bene con i ragazzi. Per il resto una buona prestazione da parte nostra, così come quella con il Chievo e le altre precedenti. Adesso ci tuffiamo in Champions, ci siamo guadagnati questo ottavo di finale, in un girone molto tosto, molto forte. Viviamo un sogno, sappiamo di essere outsider in Champions League, e ce lo vogliamo vivere fino in fondo“.

Dove volete arrivare?
Fino a dove saremo bravi ad arrivare; se ci fermeremo, se ci fermeranno, poi applaudiremo chi lo farà“.

Dopo il sorteggio, si è detto: è andata bene alla Juventus…
Si è detto anche nel girone eliminatorio: ‘E’ andata bene alla Juventus’. Poi abbiamo visto lo Shakhtar che tipo di squadra era. Lo Shakhtar, il Chelsea, il Nordsjealland… Per il Celtic i numeri parlano chiaro: in casa su cinque partite, compresi i preliminari, ne ha vinte quattro e pareggiata una contro lo Spartak Mosca; ha vinto con il Barcellona, ha perso con il Barcellona al 94′ in casa loro, quindi sono numeri che devono far rizzare le antenne, devono far capire che anche il Celtic è un’ottima squadra, che in campionato non ha rivali perchè ha 18 punti di differenza dalla seconda, che in casa è un avversario molto ostico, molto tosto; sappiamo anche la tradizione e la storia del popolo scozzese, è un popolo indomito, gente che lotta, quindi ci aspetterà una gara molto tosta, sotto tutti i punti di vista. Dovremo essere bravi e portare il nostro calcio, quello che stiamo facendo da un anno e mezzo, la nostra mentalità, la nostra organizzazione, poi a fine partite vedremo: se saremo stati più bravi torneremo a casa con un buon risultato, altrimenti stringeremo la mano agli avversari“.

Prima della partita con la Fiorentina aveva detto: “Se Asamoah arriva in tempo sì, altrimenti no”. E’ arrivato solo stamattina, a questo punto escludiamo la sua presenza?
Sì è da escludere la presenza di Asa, anche perchè sarebbe da pazzi buttarlo in campo dopo che manca da più di un mese con noi, ha giocato solamente queste partite in Coppa d’Africa, non si è allenato. Sarebbe da pazzi e non è una cosa che mi fa impazzire. Quindi Asa si allenerà e tornerà a disposizione per la partita di sabato a Roma. E’ più di un mese e mezzo che stiamo sopperendo a tante assenze; chi lo sta facendo, lo sta facendo con grande entusiasmo, sta facendo molto bene. Ho massima fiducia in tutti i miei ragazzi, ogni volta che li ho chiamati in causa hanno sempre dato grandissime risposte“.