UNDER 21. Insigne show, Borini gol. E cade il muro tedesco

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Gli azzurrini per la prima volta battono la Germania con una prova di classe: bella spinta verso l’Europeo…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (F. Bianchi) – I tedeschi erano tutti armadi a quattro ante. I nostri, molto meno. Hanno subito lo strapotere fisico per un round. Poi, però, pian piano, è venuta fuori la determinazione e la classe dei baby azzurriInsigne, il piccolo fenomeno del Napoli ha trascinato l’Under. Nel tempo della sofferenza, era l’unico a provare a mettere paura ai colossi. Poi, quando l’Under ha preso coraggio e ha capito che poteva osare con l’organizzazione e la classe, ha colpito. Il gol partita è venuto da un’azione corale molto bella. Rossi ha invitato Immobile al taglio verticale per Insigne che ha fatto uscire il portiere Trapp e poi ha messo in mezzo una palla ‘basta spingere’ al ritrovato Borini. Sul filo del fuorigioco, ma è un dettaglio. Era il 14′ del secondo round. Da lì in poi c’è stata solo l’Under, che è andata vicina al raddoppio con Paloschi (zuccata di poco alta) e Crimi (prodezza di Trapp). Un gol storico, quello di Borini. Per la prima volta l’Under 21 batte la Germania. Che tra l’altro è una delle favorite per l’Europeo di giugno, insieme con Francia e Italia. Le mancava l’uomo migliore, Holtby. Ma in quanto ad assenze non c’è paragone, dato che Prandelli oltre agli El Shaarawy, Destro, Verratti, ecc., s’è preso pure Florenzi. Mangia da qualche tempo deve reinventare ogni volta la formazione. Alla vigilia ha perso pure Marrone (influenza). Eppure l’Under riesce sempre a sfornare buone prestazioni. Perché cambiano le pedine, ma l’impianto di gioco no. Anche a livello di singoli, ci sono stati ottimi segnali per il futuro. Come il recupero di Borini (che gioca coi chiodi al piede dopo la recente operazione). Un Rossi che in mezzo è ormai una garanzia. Le buone prove di Biraghi e Bianchetti (all’esordio) dietro. La difesa, tutta targata Inter, non è mai andata in affanno: ha subito solo due pericoli sventati da Bardi, nonostante i tedeschi avevano, oltre al fisico, anche piedi buoni: Kirchoff ed Esswein su tutti.