CALCIO. ALBERTINI: “ROBI, hai perso un’occasione”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Il vicepresidente federale all’ex compagno: “Potevi far parte del cambiamento”…

(getty images)

RASSEGNA STAMPAAlbertini e Baggio sono amici e la lettera indirizzata all’ex compagno di squadra e di Nazionale (e ormai anche ex collega in Federcalcio) è piena di affetto, ma diretta e schietta. Così Albertini, Presidente del Club Italia, ha voluto scrivere a Baggio la risposta alle dimissioni del Codino, che mercoledì ha annunciato di voler lasciare il suo posto da guida del Settore Tecnico al grido di “qui non mi lasciano lavorare, il mio progetto è stato ignorato”. Una risposta critica e di non condivisione.

“Caro Roberto — scrive Albertini —, avendo condiviso in passato una lunga esperienza, nel Milan e soprattutto in Nazionale, per la stima che ho nei tuoi confronti e per l’amicizia che ci lega, permettimi di criticare le ragioni con cui ieri hai annunciato le dimissioni dalla guida del Settore Tecnico della Figc. Partendo dal presupposto che nel calcio italiano ci sia molto da fare, accelerando quelle riforme necessarie a favorire la crescita del sistema e sostenendo programmi incisivi per competere a livello internazionale, in particolare sul fronte della formazione dei giovani, ritengo che con la tua scelta hai perso l’occasione di far parte del cambiamento che chi come noi ha vissuto il campo può dare dall’interno del sistema, sulla base della nostra personale esperienza. Se è vero come è vero che il calcio ci ha dato tanto, il nostro ruolo non può non essere che quello di restituire un contributo al calcio, sapendo bene però che in questo percorso dobbiamo comprendere i punti di vista e anche gli interessi di tutte le componenti federali, distinguere gli ambiti di competenza rispettando i ruoli di ognuno, avere disponibilità al confronto e, infine, mantenere la costanza necessaria per sostenere il cambiamento in cui crediamo”. Il vicepresidente della Figc insiste sulla necessità di fare sistema all’interno del Consiglio Federale, “l’organo rappresentativo di tutte le componenti del calcio italiano, nel quale, con o senza voto, tutti abbiamo il dovere di garantire la nostra presenza, alimentare un dibattito creativo, rappresentare le nostre idee e trovare una posizione organica e condivisa per arrivare a quelle decisioni necessarie ad incidere sul futuro”. E, come in una squadra di calcio, Albertini ricorda a Baggio che si vince solo con “il mix tra il contributo delle figure più esperte e l’entusiasmo tipico dei giovani”, dovendo inoltre garantire nel tempo quella “costanza necessaria per sostenere il cambiamento in cui crediamo”. Auspicando un ritorno di Baggio, ma “in prima persona” all’interno dei ranghi della Figc, “secondo le modalità e i tempi che ti saranno più opportuni”. Infine Albertini si congeda da Baggio con un sincero “in bocca al lupo per tutto quello che vorrai fare ed essere”.