FIORENTINA. TONI, sicurezza viola salvagente di Montella

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Jovetic non è al top, Ljajic in dubbio, El Hamdaoui un mistero. Davanti resta Luca, 4 gol: quando segna, la Fiorentina vince…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (G. Sardelli) – Non chiamatelo amuleto. Potrebbe offendersi. Il fatto, però, sussiste. Quando ha segnato, i viola hanno sempre vinto. I quattro gol siglati da Toni in questo campionato, si sono sempre accompagnati con i tre punti conquistati dalla Viola di Montella. Presto per capire se trattasi di casualità, coincidenza o statistica rilevante. Abbastanza invece, per approfondire il peso specifico delle presenze di Luca in un attacco da migliorare già a gennaio: ma comunque più completo ed efficace del previsto. Reparto che, con i ventinove centri delle prime 16 giornate, è il terzo del campionato a pari merito con Inter e Napoli: dietro soltanto alla Roma di Zeman e alla capolista Juventus. Di questo attacco, a dispetto dei 35 anni compiuti lo scorso maggio, Toni è al momento il più in condizione. Jovetic è finalmente pronto a tornare dopo l’infortunio del 4 novembre con il Cagliari, replicato (sull’altra gamba) in un allenamento la settimana seguente. Un mese e mezzo senza partite ufficiali però, pesa anche per uno con le sue qualità aerobiche, oltre a quelle tecniche. “Ora sto bene – ha detto Jo al portale montenegrino ‘Vijesti.me’ -. Il Presidente in estate mi aveva promesso una squadra pronta per tornare in Champions League: e così è stato, anche se non sarà facile”. Ljajic è ai box da un paio di settimane causa problema muscolare. È tornato ad allenarsi sul campo, ma la sua eventuale convocazione con il Siena verrà decisa soltanto domani. Intorno ad El Hamdaoui il mistero è più fitto. Un campionato fatto di tre gol e giocate da artista del pallone. Ma anche condito da pause, acciacchi e intoppi. Che ne hanno frenato il raggiungimento della condizione fisica ottimale. Per scardinare la difesa del Siena quindi, Montella sembra intenzionato a puntare sull’affidabile Luca. Sperando che un eventuale centro, significhi ciò che fino ad ora è sempre stato.