JUVE. Macchina perfetta che ovunque giochi impone la sua legge

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LA GAZZETTA DELLO SPORT – RASSEGNA STAMPA – Diciassette punti di scarto sono tanti per due squadre abituate a ragionare di scudetti guardandosi negli occhi. Ma per quanto strani, sono onesti visto ciò che è accaduto nelle prime 13 partite. E’ questa constatazione che costringe il pronostico a schierarsi platealmente dalla parte della Juve, anche se il Milan in crescita non assomiglia più a quello allo sbando di inizio stagione. La Juve è superiore come gioco di squadra e come qualità dei singoli. Solo El Shaarawy potrebbe strappare una maglia da titolare a Conte. Montolivo creerebbe dubbi. Ma al posto di chi? Anche Andrea Agnelli tradisce spesso animo da ultrà, ma non ha mai avuto modo di parlare di Buffon come Galliani ha parlato di Abbiati. Per dire. La Juve è più attrezzata, più organizzata e più collaudata del Milan. Più forte. La Juve resta una delle macchine da gioco dai ritmi più alti in circolazione. La difesa rossonera non è mai stata uguale a se stessa. Ad ogni gara Allegri ha dato un giro alla combinazione. Anche per questo non è mai parsa una cassaforte. Comprensibile che la difesa abbia sofferto spesso l’inserimento degli incursori, perché il passaggio di consegne tra reparto e reparto richiede meccanismi messi a punto. E la Juve è laureata in questo tipo di assalto: Pirlo lancia, Marchisio e Vidal s’imbucano al tiro. San Siro potrà anche intimidire, ma Conte in trasferta ha segnato più che a Torino (16-13) e ne ha presi di meno (4-5): la Signora si sente a casa ovunque.