RUSSIA. CAPELLO ZAR: CRISTIANO senza scampo

GAZZETTA DELLO SPORT (P. Condò) – Kerzhakov gol: il palleggio del Portogallo non imbriglia la Russia, che va in fuga nel suo girone…

GAZZETTA DELLO SPORT (P. Condò) – Con l’aiuto dell’interprete e di qualche parola di uso universale, Fabio Capello comincia ad avere un discreto dialogo coi suoi giocatori. C’è un uomo, però, col quale la comunicazione funziona al bacio dal primo giorno: Alexander Kerzhakov ha giocato a Siviglia, e nella valigia del ritorno a casa si è portato dietro uno spagnolo buono come quello del suo nuovo c.t. Logico dunque che sia lui, aggredendo lo spazio nel momento perfetto a firmare la prima impresa del tecnico italiano sotto le insegne dell’impero russo. Eh già, alla terza partita Capello centra il bersaglio grosso: il grande Portogallo, semifinalista europeo, va al tappeto dopo soli 6′, colpito al fegato da una vertiginosa verticale tra Shirokov, Bystrov e Kerzhakov nata da una distratta uscita dall’area dei portoghesi. La vittoria avvicina i russi alla qualificazione mondiale: con nove punti in tre gare (e senza gol al passivo, dato illuminante), sono ufficialmente la lepre del girone. Detto questo, il successo sul Portogallo, ricaduto nel vecchio vizio del palleggio fine a se stesso se a fronte di un possesso del 72 per cento produce una sola chance pulita, e su palla inattiva (colpo di testa di Bruno Alves, super deviazione di Akinfeev), va interpretato come una storia di calcio, ma anche di uomini. Capello, pressato dalla virulenta reazione portoghese allo 0-1, ci mette del suo arretrando saggiamente gli attaccanti esterni per creare una barriera appiccicosa davanti alla linea difensiva; oltre alla tattica, però, a centrare il risultato è la determinazione di tutti i russi, la cui autostima sta crescendo partita dopo partita. Disattivato Moutinho e fuori registro Nani, Cristiano Ronaldo ha provato a suonare la carica, ma non fino in fondo: l’asso del Real era in una di quelle serate un po’ snob nelle quali si ferma seccato appena un avversario lo prende per la maglietta, o gli mette una mano sulla spalla.