NAZIONALE. GIOVINCO: “Conta solo il gol, per voi il resto non vale”

GAZZETTA DELLO SPORT (M. Cecchini-A. Elefante) – Criscito: “Mi è mancata questa maglia, la sento mia”…

Il veleno alla fine: perché ce l’aveva proprio lì, ed era come se non vedesse l’ora di dirle, certe cose. Così, appena capisce che non tutti sono d’accordo con quanto appena detto da Prandelli (“Per me Seba è stato molto brillante, solo un po’ sfortunato nelle conclusioni“), Giovinco mette lì un ghigno ironico, e scuote la testa: certe cose gli fanno più male della caviglia sinistra, la stessa infortunata in campionato, che gli si è girata un’altra volta e ora lo tiene in dubbio anche per martedì. “Dite che ho giocato male? Strano… Se uno non fa gol, per voi non ha giocato bene: conta solo questo e il resto, tutto il resto che uno fa in una partita, non lo guardate nemmeno…“. E però il fatto di non segnare pesa un pochino (o moltino?) pure a lui, alla fine: “Maledizione del gol? Boh, speriamo di no: più che altro speriamo che ‘sto gol arrivi presto. Vorrei di più? Vorrei segnare: mi manca solo quello. Ma a volte la palla entra e a volte no, l’importante era vincere. Anche soffrendo un po’: fuori casa ci sta, basta saperlo fare“.Un altro a cui il colpo vincente è rimasto lì, nei piedi, è Stephan El Shaarawy: “Stasera sono soddisfatto per la vittoria e per la fiducia che Prandelli mi ha dato in una partita così delicata, meno per i gol mancati: mi torneranno in mente stanotte. Pesa più la maglia del Milan o quella della Nazionale? Pesano tutte e due e di sicuro arrivano in un momento importante della mia carriera“. Lo è diventato anche per Mimmo Criscito, che tornava in Nazionale dopo sei mesi: “Mi sono sentito bene: questa maglia mi è mancata tantissimo, perché la sento mia. Il passato è alle spalle, ora penso al presente e al futuro e intanto dedico questo ritorno alla mia famiglia, a mia moglie, ai miei amici“. Fra passato e presente, Gigi Buffon ha una sensazione nitida: “Raramente avevo visto l’Italia imporre il suo gioco in trasferta come stasera”. E con questo atteggiamento, dice Christian Maggio, “per noi terzini c’è molta libertà di spingere. La botta in testa? Ricordo poco o niente, solo che mi girava: di sicuro non chiederò a Prandelli di riposare in vista di Juve-Napoli“.