JUVE. Il ciclone ASAMOAH. Con lui CONTE mette la freccia a sinistra

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Tecnica, corsa e personalità: il ghanese è il nuovo punto di forza dei bianconeri…

 

RASSEGNA STAMPA – (M. Graziano) – L’anno scorso Vidal e Pirlo, quest’anno Asamoah. E ancora devono irrompere sul pianeta Conte Isla e Pogba. Ci saranno problemi a reperire un bomber di caratura internazionale, ma in mezzo al campo gli uomini mercato bianconeri non sbagliano un colpo. Promosso dal capitano: “Fra i nuovi acquisti, Asamoah è quello che più mi ha impressionato — ha detto Buffon —. Non è mai facile passare dalla provincia a un grandissimo club. Eppure lui è come se fosse da sempre alla Juve. Oltretutto, me lo ricordavo più che altro faticatore, ho invece scoperto che è in possesso di una tecnica eccellente. Davvero un campione”. Nasce interno, ma gioca ovunque. Conte gli ha affidato tutta la fascia sinistra. “È un ragazzo meraviglioso, serio”, ha spesso detto Guidolin, il tecnico che più di tutti ha contribuito alla crescita del 23enne. “Un professionista affidabile, soprattutto un campione vero. Dà il meglio in mezzo al campo, ma dove lo metti non batte ciglio, sa darti il massimo ovunque”, è sempre il pensiero di GuidolinAsamoah sposa in pieno la filosofia di Agnelli e Marotta: campioni sì, ma solo se anche uomini veri. Come giocatore il ghanese non è mai stato in discussione, Conte lo aveva indicato fin dall’inizio della sua gestione tecnica. Ma prima hanno voluto studiare a lungo la vita extra-campo di Asamoah, ricavandone solo indicazioni positive. Serio, sposato, umile e piuttosto introverso: zero vita mondana, adorato dalla gente di Udine e dalla numerosa comunità ghanese che vive in Friuli; connazionali che ha spesso ‘aiutato’, in silenzio. Qualità conservate intatte in questo scorcio di nuova avventura, percepite subito anche dal popolo juventino, di cui Asamoah è già un idolo. Non inizia gara, infatti, senza un coro della Curva tutto per il ghanese. Ne amano il cuore i tifosi, ma anche le giocate. L’impatto sulle prime quattro gare ufficiali è semplicemente devastante: due reti (in Supercoppa Italiana e domenica scorsa nella trasferta vittoriosa col Genoa); un rigore procurato, sempre a Genova; infine due assist, per Lichtsteiner (contro il Parma) e per Vucinic, a Udine. Insomma, ha già convinto tutti.