CALCIOSCOMMESSE. BELLAVISTA: “Campionati di A e B da fermare”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – L’ex biancorosso: “Ho deciso di collaborare con le Procure. Ci sarà da divertirsi”…

 

RASSEGNA STAMPA “Pronto, sono Antonio Bellavista. Domani (oggi, ndr) manderò dei fax indirizzati alla Procura Federale della Figc e alle Procura di Bari e Cremona. Ho deciso di lavarmi la coscienza, raccontando tutto quello che so. Ci sarà da divertirsi. Non posso dire di più. Fatti nuovi e altre squadre coinvolte? Credetemi è giusto che ne parli con i magistrati prima, ma se proprio lo volete sapere c’è materiale per fermare i campionati di A e B…”. Sono le otto della sera quando Bellavista ci chiama sul cellulare per comunicarci la sua decisione. Una scelta che se sarà seguita dai fatti, potrebbe davvero rivelarsi dirompente. L‘ex capitano del Bari era stato arrestato il primo giugno dello scorso anno dalla Procura di Cremona: accusato di associazione per delinquere, era stato l’unico a non rispondere alle domande dei magistrati. Deferito dalla giustizia sportiva ha già sommato diverse condanne con proposta di radiazione. L’ultimo stop, lo scorso agosto, di 4 anni per i fatti riferiti all’illecito Cesena-Bari e svelato da Andrea Masiello. “Ecco — aggiunge Bellavista — partiremo proprio da quella gara. Palazzi ha ipotizzato una combine per favorire delle scommesse. Non è così, dietro c’è qualcosa di molto, ma molto più grave. E siccome sono stufo di restare in silenzio, adesso parlo io. Almeno tutti si assumeranno le proprie responsabilità”. Ma davvero Bellavista è a conoscenza di fatti così gravi che potrebbero addirittura ‘bloccare i campionati’? Non resta che attendere, ma che l’ex capitano del Bari possa davvero essere un uomo chiave lo dicono da tempo i magistrati. Per la Procura di Cremona proprio Bellavista è una figura centrale e quindi custode di meccanismi e nomi importanti. A Bari era uno dei senatori dello spogliatoio e molti giocatori (a iniziare da Masiello) lo hanno indicato come attore principale in molte proposte di tarocchi. Di sicuro a Bari negli ultimi anni è accaduto di tutto: tra partite vendute, ultrà che spadroneggiavano, un gruppo di scommettitori senza scrupoli e forse la criminalità, il calcio è finito nel tritacarne.