WENGER: “JUVE, ma che mercato fai? Facile vendere caro e spendere poco…”

IL CORRIERE DELLO SPORT. Duro attacco del tecnico dell’Arsenal ai bianconeri. Il francese aggiunge: «Van Persie? Giusto cederlo allo United Credo in Bendtner per questo l’abbiamo dato solo in prestito»

(getty images)

Arsene Wenger non ama l’Italia e non perde occasione per dimostrarlo. Durante gli Europei aveva attaccato il nostro campionato sottolineando che «la Serie A non è più appetibile per i campioni» . Ieri, a margine dell’Elite Club Coaches Forum di Nyon, il tecnico dell’Arsenal ha parlato del mancato passaggio di Van Persie alla Juventus e, stuzzicato dai cronisti italiani, ha dato la sua versione dei fatti indirizzando una stilettata al club di Corso Galileo Ferraris: «La Juve non può pensare di vendere i suoi giocatori a 70 milioni (riferimento a Zidane, ndi) e di comprarli spendendo un decimo. Così sarebbe troppo facile, ma nel calcio di oggi non è possibile. Van Persie si sarebbe svincolato a parametro zero nell’estate 2013: ci è arrivata una grande offerta da parte del Manchester United e, in vista dell’avvento del Fair Play Finanziario, abbiamo deciso di fare questa plusvalenza. Sappiamo quanto vale Robin, ma non so se si ripeterà sui livelli della scorsa stagione anche se ha iniziato bene».  Con la Juventus in compenso Wenger ha concluso l’operazione Bendtner. «In Italia Nicklas può far bene. Non è il top player che i bianconeri cercavano? Per me è un top player anche se con noi ha avuto delle difficoltà. Il valore del giocatore comunque non è in discussione» . E per suffragare la sua teoria, il tecnico dei Gunners ha portato alcuni esempi: «Bendtner ha preso parte agli Europei, era titolare nella Danimarca e ha anche segnato una doppietta contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo. In lui crediamo e non a caso alla Juventus lo abbiamo dato solo in prestito. I problemi che ha avuto con noi credo possa risolverli e mostrare a pieno il suo valore. Noi crediamo in lui» .

SCEICCHI –

Wenger però di riferimenti non lusinghieri all’Italia ne ha fatto anche un altro quando è stato interpellato sul Fair Play Finanziario e sulle grande spese degli sceicchi da poco entrati nel mondo del calcio. «Anche voi italiani avete i vostri sceicchi – ha detto accennando un sorriso – . Chi sono? Berlusconi e Moratti… Non spendono più come prima? Vabbé, allora li avevate… Da tempo mi batto per il Fair Play Finanziario e applaudo quello che sta facendo Platini. Avendo tanti soldi è facile comprare quello che si vuole, ma il calcio deve autogestirsi e salvaguardare i bilanci. Le regole che sono state fissate entreranno in vigore e coloro che adesso magari soffrono sotto il profilo dei risultati per restare nei parametri finanziari, avranno ragione con il tempo. Il valore di un club, in ogni caso, non si valuta in base ai risultati nel breve periodo, ma dal numero di tifosi che ha in tutto il mondo» . Una stilettata per City e Psg, un zuccherino per United, Chelsea e le grandi storiche di Italia e Spagna.