SANNINO: “Se arriva Bradley sono contentissimo. Silvestre? Chiedete a Perinetti”

Le parole del neo tecnico del Palermo sul emrcato rosanero…

(Getty Images)

Giuseppe SANNINO ha parlato in collegamento telefonico ai microfoni di Radio Radio approfondendo il mercato rosanero e commentando i calciatori a sua disposizione.

Ecco le sue parole:

“Bradley e’ un giocatore importante ed al Chievo ha fatto benissimo e se viene al Palermo sono contentissimo. E’ una persona molto seria, un uomo che si mette a disposizone del gruppo, dell’allenatore, dando il meglio di se in varie posiziioni del centrocampo, ed un giocatore piu’ e’ eclettico e piu’ ha possibilita’ di giocare”.

Su Silvestre

“Sicuramente e’ un grandissimo giocatore e se tutti gli stanno addosso e’ perche’ ha dimostrato di essere un giocatore da squadre blasonate, anche se per me Palermo e’ una piazza importante. Ma di questo e del possibile arrivo di altri giocatori dovete chiedere al direttore Perinetti. Io da parte mia alleno i giocatori che mi mettono a disposizione”.

Sui portieri Viaviano e Ujkani

“Viviano e’ nel giro della nazionale ed Ujkani ha fatto un grande campionato a Novara, ma e’ del Palermo ed e’ giusto che ritorni”

Su Brienza e Ilicic

“E’ un centrocampista che puo’ stare in mezzo o giocare in un centrocampo a tre senza nessun problema. Ilicic è un talento e a Palermo lo aspettano per quello che sa fare, da lui mi aspetto grandi cose”.

Su Miccoli

“Credo che Fabrizio nella passata stagione abbia fatto 17 gol e le sue qualita’ non le scopro io: e’ un ragazzo intelligente, che sa che con gli anni che passano bisogna conoscere la macchina che e’ il proprio corpo per poter andare all’optimum. Miccoli si sapra’ mettere a disposizione perche e’ il capitano e perche’ ci tiene a questa squadra”.
Su Abel Hernandez

“Credo che sia uno di quei giocatori che deve qualcosa a questa citta’ e ci vuole un cambio di marcia per ripagarla”. Sannino, infine, non fa proclami:

Promesse per la prossima stagione

“Non sono una persona che promette, ma credo per essere squadra c’e’ bisogno di lavoro. In precedenza altri hanno fatto il meglio possibile per questa squadra, io da parte mio portero’ il mio piccolo modo di fare. Faro’ capire ad alcuni che anche a 30 anni si puo’ sempre migliorare: potremo crescere e diventare una squadra che ha un cuore, una identita’, un equilibrio in campo”.