GAZZETTA DELLO SPORT – Il boemo alla Roma fu decisivo per la crescita del capitano Ed Erik giocherà come il «primo» Francesco: all’ala sinistra…
Il suo passaggio alla Roma, nell’estate di 15 anni fa, fece intimorire il giovane Francesco Totti: come evidenzia ‘La Gazzetta dello Sport’, l’arrivo di Zeman nella Capitale in realtà determinò l‘esplosione del capitano giallorosso. Il boemo lo chiamava «stella», lui ringraziava a suon di gol e prestazioni chic all’ala sinistra, come si definiva allora lo stesso capitano giallorosso. Quando tra pochi giorni tornerà da questa parte del Tevere, il boemo lì a sinistra non ci troverà più Totti (che farà la punta centrale) ma un certo Erik Lamela. Che magari sarà un po’ timoroso anche lui per i carichi di lavoro (anche se dall’Argentina fa sapere di essere felice dell’arrivo del boemo), ma poi proverà ad illuminarsi d’immenso. Il boemo potrebbe rappresentare per ‘Il Coco’ quello che fu per Totti nel 1997: un maestro di calcio, un insegnante anche fuori dal campo. Totti con il boemo imparò i movimenti dell’attaccante, i tagli, le astuzie che fanno la differenza.Esattamente tutto quello che serve ora a Lamela per spiccare il volo e fare il salto di qualità. Ha l’obbligo di sgrezzarsi, la necessità di perdere qualche vizio e aggiungere qualche virtù. E così, con la cura-Zeman, Lamela può davvero trasformarsi da diamante grezzo ad uno scintillante brillante. Partirà asinistra nel tridente offensivo del tecnico boemo, proprio come Totti 13 anni fa. Una posizione occupata anche quest’anno con Luis Enrique anche se molti lo vedrebbero bene anche a destra alla Robben.