ROMA. FIORENTINO: “MONTELLA? E’ un nostro cliente… LUIS ENRIQUE? Non ha retto stress”

Il vice direttore generale di Unicredit ritorna sulle dichiarazioni del consigliere di amministrazione dell’As Roma…

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Fiorentino difende Pippo Marra.Marra ha dato dimostrazione di sentire le responsabilità in quanto membro del Consiglio d’amministrazione della Roma“. Sono le parole di Paolo Fiorentino, vice direttore generale di Unicredit, ai microfoni di ‘La politica nel pallone‘ su Gr Parlamento. Pippo Marra si è correttamente lamentato del livello di comunicazione che passava all’interno del Cda. Ha fatto un legittimo punto della situazione: Marra ha dato una dimostrazione di sentire responsabilità in quanto membro del Consiglio, dice Fiorentino. “Nella riunione successiva, abbiamo fornito il set di informazioni disponibili. Ci lamentiamo che i Consigli siano messe cantate e poi ci sorprendiamo se qualcuno si esprime in pubblico: il nostro e’ un Consiglio vero”, aggiunge.

La stagione della Roma. “La squadra poteva fare meglio, come testimonia il numero di sconfitte rimediate. Ho il rammarico che si deve voltare pagine, spero che il lavoro fatto non vada perso. L’anno prossimo la squadra deve competere per entrare in Champions League. Questa è stata una stagione di passaggio, con Pallotta faremo strada”, prosegue Fiorentino. “Era un anno di passaggio, sono più preoccupato per la mancanza di continuità tecnica che per la mancata qualificazione alla Champions League. Ci sarebbe piaciuto moltissimo vedere la Roma in Champions ma non era nei programmi. Non era stato ‘budgettato’. Non è una sorpresa. L’interlocutore principale e’ Jim Pallotta, con cui siamo molto in contatto. E’ molto interessato affinche’ il progetto decolli. E’ giusto che ‘gli americani’ siano i principali propositori. L’anno prossimo, evidentemente, la squadra deve competere per entrare in Champions League. Anche noi, ovviamente, siamo interessati affinche’ il brand sia associato ad una società che vince. Abbiamo un impegno contrattuale con gli americani per accompagnarli, non necessariamente con il 40%. Abbiamo interesse ad avere un punto di osservazione interno alla società. In altre societa’ c’e’ un mecenate. Noi abbiamo in mente una società in cui ci siano diversi azionisti: domani potrebbero anche essere più di due. Con il brand rafforzato, valuteremo la possibilità di aprire ad altri soggetti”, dice rispondendo alle domande sull’ipotesi di ridurre la partecipazione di Unicredit.

Il nuovo allenatore. Montella? E’ un nostro cliente, e poi mi pare sia napoletano… Luis Enrique? L’ho visto due volte, non posso dare giudizi sull’uomo o sul tecnico, ma la sua spiegazione è stata disarmante. Roma è veramente una piazza dove è molto complicato gestire la squadra. Il livello di stress è pazzesco, lui veniva dalla squadra B del Barcellona o non ha retto questo stress patologico. Bisogna sempre rispettare le scelte, soprattutto quando comportano delle rinunce”.

Totti e il mercato. “E’ un uomo ed atleta straordinario, ha un carisma naturale che si porta addosso. E’ un asset importante della squadra, che va gestito con intelligenza e tutelato: sarà responsabilità, questa, del managment tecnico, averlo in squadra è un privilegio. Il mercato? Vorrei tanti calciatori con la determinazione di De Rossi, la passione di Perrotta e l’intelligenza di Totti. La piazza vuole vedere dei gladiatori in campo e questo deve essere un obiettivo a cui il management, nella selezione del tecnico e dei giocatori, deve puntare”.

Il nuovo stadio. “A Roma abbiamo fatto partire un processo ovvio in termini di governance per una società quotata in Borsa: abbiamo affidato ad una società terza la valutazione sulle opzioni praticabili. Verrà presentata una short list al Consiglio: alla fine punteremo su un progetto dopo aver sentito le autorità”.