JUVENTUS. ANDREA AGNELLI: “Gli scudetti sono 30. La cavalcata tricolore la ricorderemo per sempre”

Il patron bianconero ha parlato ospite del convegno Global Leadership Summit sulla sua Juventus…

(getty images)

Il presidente bianconero Andrea Agnelli ha parlato a Londra, ospite del convegno Global Leadership Summit, sulla stagione della Juventus e sul passato e futuro.

Ecco le sue parole: 

 “Se leggo la storia della Juventus vedo che ci sono diversi scudetti attorno a cui la gente ha fatto polemiche, ma per noi sono 30“.

Sul calcioscommesse e le confessioni di Caobbio che accusa Conte

 “Ha ragione il mister. Per il momento stiamo leggendo opinioni che scrivono i media.Aspettiamo di vendere se e quando qualcuno verrà convocato, ma ribadisco la fiducia negli organi inquirenti“. 

Sulla sconfitta in Coppa Italia contro il Napoli

Se a settembre mi avessero detto ‘vinci il campionato e perdi la finale di Coppa Italia’, avrei firmato subito. Per noi questa resterà sempre la squadra degli invincibili, zero sconfitte in 38 partite. E’ stata una cavalcata che ricorderemo per sempre. Certo, dopo la vittoria abbiamo festeggiato e con il senno di poi si potrebbe dire che avremmo dovuto limitare le celebrazioni. Ma nella storia della Juventus questo titolo è stato troppo importante, dunque va bene così“. 

Sulla situazione economica del calcio

 “Penso che la stagione delle grandi spese sia finita. Ma la componente più importante, cioè i tifosi, continueranno a seguire il calcio. Lo sport significa sogni ed emozioni ed è una via d’uscita dai reali problemi quotidiani”.

Sulla gestione della famiglia Agnelli

«Parlare di Juventus è motivo d’orgoglio, è una delle società con più successi al mondo e da più tempo legata alla sua proprietà. La mia Famiglia ne detiene il controllo dal 1923 e da allora ha vinto 29 Scudetti. Due anni fa ho deciso di prendere di nuovo il controllo del club e abbiamo cercato di venir fuori da due annate non positive. Sapevamo di dover fare una completa ristrutturazione per far tornare le cose a posto. È importante per una società competere ad alti livelli mantenendo l’equilibrio finanziario».

Sullo Juventus Stadium

 «Il nostro vecchio impianto, lo Stadio Delle Alpi, fu costruito per i Mondiali di Italia 1990 ma non era dotato di strutture all’avanguardia. Perciò, dal 1995, il nostro obiettivo è stato quello di costruirne uno nuovo»