MILAN. Berlusconi, Galliani e Allegri in vertice ad Arcore per pensare al futuro

(Getty images)

Fino a un paio di settimane fa il destino di Massimiliano Allegri alla guida del Milan sembrava essere davvero in bilico a causa di un rapporto non eccezionale con il presidente Berlusconi (anche se il tecnico ha sempre negato questo), che non si è mai appassionato per il gioco dato alla squadra in questi due anni, mentre ora paradossalmente, dopo uno scudetto perso che sembrava essere a un passo, tutto si è ribaltato e a partire saranno proprio i senatori che hanno fatto la storia della squadra soprattutto con Carlo Ancelotti, ovvero Inzaghi, Nesta, Seedorf e Gattuso. Ora, però il momento della rifondazione sarà quindi inevitabile, anche se non sarà semplice metterla in atto visto che sembra non ci sia una grande disponibilità di fondi con cui realizzare il mercato dopo un passivo di quasi settanta milioni di euro che è stato da poco ripianato.

Proprio per questo in serata si è svolto presso la villa di Arcore un vertice alla presenza del presidente Berlusconi, dell’amministratore delegato Adriano Galliani e dell’allenatore Allegri per cercare di delineare le strategie in vista della nuova stagione che prenderà il via in modo ufficiale il prossimo 9 luglio con il ritiro fissato a Milanello. Pur non essendo arrivato lo scudetto il secondo posto è ormai sicuro e questo garantirà di partecipare ancora una volta alla Champions League (con ogni probabilità in prima fascia se l’Inter non si qualificasse) ed è per questo che la più importante manifestazione europea richiede una rosa all’altezza che la possa onorare, anche se vincerla sembra essere molto difficile. Per ora i nomi che si sono fatti per il mercato rossonero non hanno fatto esaltare molto i tifosi visto che l’unico sicuro è il parametro zero proveniente dal Nancy Traorè e oltre a lui si parla solo di Montolivo e Acerbi. Trovare sostituti all’altezza di campioni vincenti dentro e fuori dal campo come Gattuso, Nesta, Inzaghi e Seedorf non sarà certamente facile, ma ora è l’unica scelta da fare se si vuole evitare di rimpiangere un passato vittorioso che se non dovesse ripetersi potrebbe rivelarsi solo un ricordo che fa male al cuore.

Ilaria Macchi