SCOMMESSE. Moscatelli: “Gli ultras del Bari avevano Gillet nel mirino”

Il giornalista di Epolis Bari rivela retroscena inquietanti sulla vicenda Calcioscommesse che riguardano in particolare i tifosi del Bari calcio, società che rischia di essere venduta

(getty images)

Radiocalciomercato.it, la web radio ufficiale di Calciomercato.it, ha contattato in esclusivo il giornalista di “Epolis Bari” Gianfranco Moscatelli, che ha esordito così: “L’ambiente nel quale è maturata questa situazione è abbastanza delicato, i giocatori sono stati sottoposti a pressioni, atti di violenza, aggrediti, dai verbali trapela che Parisi avrebbe subito uno schiaffo. Ci sono stati blitz dei tifosi negli spogliatoi, una situazione che non ha niente a che vedere con lo sportPer quanto riguarda gli ultras del Bari, sono stati accusati di violenze commesse in circostanze che riguardano il quadro dell’inchiesta sul calcioscommesse. I calciatori sono troppo esposti a troppe pressioni, la società del Bari non ha fatto da scudo nei confronti di questi ragazzi. Il Bari come società sportiva sta vivendo una situazione travagliata, è in vendita, la famiglia Matarrese vuole andare via ma non ha trovato nessun acquirente. Chi dovrebbe parlare della società per prendere posizione? Sinceramente non si sa e la sitazione andrà peggiorando con le sentenza, che quasi sicuramente farà scontare qualcosa al Bari”.

Ma Moscatelli, si legge sulle pagine di calciomercato.it, difende anche la sua categoria e dice: “E’ difficile fare il giornalista, non si è più sereni, c’è tanta pressione. nessuno è disposto ad accettare i fatti per quelli che sono, così come i tifosi che non vogliono accettare che la realtà sia questa e sfogano la loro rabbia contro chi fa solo il proprio mestiere al meglio. Da lunedì iniziano gli interrogatori degli ultras, racconteranno la loro verità e vedremo le decisioni che prenderà la procura. Sul fronte sportivo le carte saranno in mano del procuratore Palazzi, il quale ha dichiarato che i tempi per i deferimenti saranno brevi. La procura attraverso intercettazioni ha scoperto che le pressioni non erano ancora finite, questi tifosi stavano progettando una spedizione punitiva contro Gillet, reo di non essere sceso a patti con loro”.