INTER.Via Ranieri, al suo posto Stramaccioni

(Getty images)

Nel corso della riunione di oggi pomeriggio presso la sede dell’Inter con i collaboratori Branca e Ausilio il presidente Massimo Moratti sembrava avere rassicurato sul futuro di Claudio Ranieri in panchina, reduce da una nuova sconfitta contro la Juventus, ma in cui la squadra non aveva demeritato e per questo visto anche le poche partite che mancano da qui alla fine della stagione sembrava anche inutile pensare a una possibile sostituzione. Inaspettatamente però pochi minuti fa è arrivata la svolta e la società attraverso un comunicato sul suo sito ufficiale ha comunicato la decisione di allontanare il tecnico romano ringraziandolo comunque per l’impegno dato in questi mesi e indicando in Andrea Stramaccioni, fino a poco fa allenatore della Primavera, il suo successore.

Al momento del suo arrivo in nerazzurro, però, Ranieri era stato protagonista di un buon filotto con ben sette vittorie consecutive che avevano reso i nerazzurri vicino alle prime in classifica e facendo dimenticare l’inizio difficile con Gasperini, ma dopo qualche tempo sono emerse le lacune di questa rosa e anche le capacità dell’allenatore non sono mancate. Nel pomeriggio il neo allenatore interista, intervistato da Sky Sport per raccontare le emozioni della vittoria di ieri nella Next Generation Series, aveva preferito non sbilanciarsi troppo in merito a un suo possibile nuovo incarico, anche se da nerazzurro l’emozione per lui era già particolarmente forte: “Se Moratti chiama io rispondo sempre, in generale. È il mio presidente, io risponderò sempre alle sue chiamate, ma non mi ha chiamato nessuno”. Resta quindi da vedere se si tratterà di una scelta da traghettatore in modo tale da puntare poi su un tecnico di maggiore esperienza dalla prossima stagione o se sarà il salto di qualità per lui. Secondo alcune indiscrezioni sembra però che il rapporto tra Ranieri e l’Inter non sia stato interrotto attraverso un esonero, ma con una risoluzione consensuale che verrà formalizzata domani.

Ilaria Macchi