IL MESSAGGERO. La moglie di Juan: «I razzisti mi fanno pena. Loro ululavano, nostro figlio piangeva»

IL MESSAGGERO. La moglie di Juan: «I razzisti mi fanno pena. Loro ululavano, nostro figlio piangeva»

Monick Juna parla dell’episodio accaduto durante il derby

(getty images)

Monick non ci sta. La moglie di Juan ha sofferto molto nell’ascoltare i cori razzisti della Nord rivolti a suo marito. Come riferisce l’articolo de ‘Il Messaggero‘, tutta la famiglia Silveira dos Santos si era recata allo stadio per assistere alla partita più sentita dell’anno: il derby. Sicuramente mai si sarebbe aspettata che si sarebbe verificato un episodio cosi’ spiacevole. Due giorni dopo quel maledetto Roma-Lazio, Monick vuole sfogare la propria rabbia contro i soliti incivili: «Quella gente mi fa soltanto pena».

Insieme a lei era presente anche il figlio di sei anni, Joao Lucas: «Lui cresce senza vedere differenze tra i colori della pelle.In famiglia, a scuola, ovunque, non la sente come una diversità. Per questo domenica è rimasto sorpreso. È scoppiato a piangere quando ha visto il papà soffrire per quei buu. Adesso ha sei anni, capisce tutto, non gli si può nascondere più niente. Vede, metabolizza, elabora. E ci sta male. In Brasile una cosa del genere non succede. Lì sono molto più severi. In più, domenica, vedendo il papà uscire dal campo zoppicando, si è preoccupato doppiamente», sottolinea Monick. Poi, parla di suo marito: «Juan è troppo buono, non l’ho mai visto insultare nessuno o anche reagire in maniera scomposta verso chi lo ha preso di petto. Solitamente è tranquillo, domenica mi ha sorpreso quando l’ho visto zittire chi ululava. Ha fatto bene. Io avrei fatto anche peggio. Il razzismo è criminale. Non gli era mai successa una cosa del genere, né a Roma né in altre parti dove siamo stati. È stato molto triste».