GAZZETTA DELLO SPORT. Ranieri al buio Rinforzi, formazioni, cambi: quanti equivoci

(Getty images)

 

Negli almanacchi, in sequenza, resterà scritto: Roma-Inter 4-0 e Inter-Novara 0-1. Negli almanacchi non comparirà la traversa di Sneijder e nemmeno Ujkani che para una botta centrale di Pazzini. No. Negli annali resteranno due voragini impensabili e scorticanti che in soldoni fanno una sconfitta sconvolgente dopo un’altra devastante. Allenatore, Ranieri.
Secondi tempi Oggi Claudio Ranieri ha due chance forti per riprendersi (Bologna e OM) ma anche domande impellenti sulla schiena. Sia chiaro, lui risponde a quasi tutto: per esempio «che è il 13° palo che prendiamo», «che abbiamo imperversato», «che rigore è quando arbitro fischia» e che però «quest’anno siamo spesso penalizzati». Ma il punto è anche il seguente: perché, da due partite a questa parte, la formazione (quasi) giusta arriva nella ripresa? A Roma – dato per assodato il no contest totale – il 4-5-1 del secondo tempo aveva molta più logica, così come le due punte della ripresa contro il Novara avevano più senso rispetto all’albero di Natale proposto al pronti-via contro un Novara che per forza chiudeva varchi soprattutto centralmente.
Mercato Claudio Ranieri risponde. Anche senza rispondere. Quando – giustamente – gli viene chiesto se si aspettasse una punta esterna (e se l’aspettava sì, Palacio), lui dice che «il mercato è finito», sorridendo amaro. Il mercato di gennaio non l’ha soddisfatto. Punto. E la curiosità è vedere che al pronti-via non ce n’era uno in campo acquistato nell’ultima sessione di mercato.
Cambi L’aver tolto Poli (uno dei più energici) e aver messo solo nella ripresa un altro che corre (Nagatomo) in una squadra incollata a terra, lo mettono ancora di fronte ad altre domande. «Ho tolto Poli – risponde – perché sono passato al 4-2-4 e avevo bisogno di due esperti lì in mezzo come Stankovic e Cambiasso. E poi Poli si sa che ha spesso i crampi.