GAZZETTA DELLO SPORT. La Juve gode Con Caceres per tentare la grande fuga

GAZZETTA DELLO SPORT. La Juve gode Con Caceres per tentare la grande fuga

La sconfitta del Milan rafforza le ambizioni bianconere. L’uruguaiano: «Mi ispiro a Montero»

(getty images)
 
Fuga in vista? Il risultato del Milan intanto carica a mille i bianconeri che domenica contro il Siena, aspettando il recupero con il Parma, sognano già la fuga. E in questa prospettiva diventano ancor più importanti i rinforzi invernali. «Scelti con l’avallo di Conte, seguiti da tempo»: Beppe Marotta introduce così Martin Caceres e Simone Padoin che si aggiungono a Marco Borriello. Una campagna invernale decisamente mirata, che sulla carta garantisce a Conte le armi necessarie per arrivare da protagonista in fondo alla stagione. «Sono operazioni proiettate anche al futuro. Stiamo costruendo la squadra per la prossima stagione», quella del ritorno nel grande calcio europeo si augurano in corso Galileo Ferraris. Caceres ha scelto il numero 4, «quello di Paolo Montero». Uruguaiano come lui, idolo del popolo bianconero. «Per me è un orgoglio e allo stesso tempo un peso, una responsabilità — continua il 24enne difensore —. Paolo ha reso felici tanti tifosi, per tanti anni, io spero di poter fare altrettanto. Di sicuro darò tutto, in campo e fuori». Caceres torna alla Juve dopo un anno e mezzo, «felice di essere di nuovo qui. La situazione è molto diversa. La squadra oggi è completamente rinnovata. Dei compagni di un tempo ne sono rimasti cinque. In ogni modo, si apre una nuova sfida anche per me. Ho la possibilità di puntare al massimo. Voglio vincere il più possibile. Sì, scudetto subito e poi, l’anno prossimo, la Champions». Intanto, il jolly difensivo uruguaiano si dice «pronto a giocare. Fisicamente sono a posto, a disposizione, deciderà il mister». Manca ancora il transfer, «arriverà a ore», garantisce Marotta. E allora, maltempo permettendo, molto probabilmente la prima convocazione arriverà per il Siena. Là dietro può ricoprire tutti i ruoli, «e farò sempre ciò che mi viene chiesto. L’importante per me è esserci. Certo, potendo scegliere giocherei come centrale, è quella la mia posizione preferita. Però, non è obbligatorio. Nella nazionale uruguaiana mi hanno schierato ovunque: a destra, a sinistra e in mezzo. Ed è andata sempre bene».  Accanto a Caceres, c’è pure Padoin, il «pupillo» di Conte. «Sì, credo che il mister abbia influito molto sulla mia scelta — dice il 27enne centrocampista friulano —. Mi ha sempre dimostrato la sua stima. Ho avuto la fortuna di essere allenato da lui, all’Atalanta, per tre-quattro mesi. Un’esperienza positiva, anche umanamente. Le sue idee erano chiare già allora e le ho ritrovate applicate in questa Juve che mi ha impressionato quando ci ho giocato contro due settimane fa». Padoin ha scelto il numero 20, «e sono qui per giocarmi tutte le mie carte. Se uno viene con la giusta mentalità, può fare bene ovunque, anche in una grandissima come la Juve». Non ha un modello a cui ispirarsi, «però mi piacciono molto le caratteristiche di Vidal». Presto ci giocherà accanto.