GAZZETTA DELLO SPORT. Juve-Roma, record di ascolti e polemiche

GAZZETTA DELLO SPORT. Juve-Roma, record di ascolti e polemiche

La gara di Coppa Italia tra bianconeri e giallorossi è stata vista da 7,8 milioni di telespettatori

(getty images)

Strano il destino di Juventus-Roma. La sfida dei quarti di Coppa Italia, andata in scena martedì sera a Torino, ha fatto registrare il record stagionale di ascolti per una partita di calcio in chiaro, Champions e Nazionale comprese: su Raiuno si sono sintonizzati oltre 7,8 milioni di persone per uno share del 26%. Ma la trasmissione televisiva ha scatenato, sul web e nelle radio locali, un po’ di polemiche per una serie di episodi più o meno «dimenticati»: dall’espulsione di Lamela al presunto rigore su Borriello, come ricorda La Gazzetta dello Sport. Stavolta si è lamentata la stessa Rai scaricando sulla Lega e il suo advisor Infront la patata bollente: «Noi non c’entriamo, non disponiamo nemmeno del regista, le telecamere erano posizionate male».

Ma è bene subito sgombrare i dubbi: le risorse tecniche e umane messe in campo per Juve-Roma sono le stesse di un qualsiasi anticipo o posticipo di A in onda su Sky. Perché il prodotto tv che la Lega confeziona è standardizzato. Con un’avvertenza: le emittenti possono integrarle con altre camere, pagando un extra. «Se la Rai — spiega Marco Brunelli, d.g. della Lega — vuole utilizzare la spidercam può farlo. Sky la usa in ogni posticipo, la Rai solo per la finale di Coppa: sono libere scelte».

Ultimo capitolo, non meno importante, quello relativo alla regia: la Lega si rivolge a una ventina di professionisti, che ruotano in tutti gli stadi italiani. «Il regista di Juve-Roma — dice ancora Brunelli — ha fatto decine di partite di A e quindi è andato in onda su Sky e Mediaset. Ci rivolgiamo ai migliori del settore perché l’evento che produciamo lo vendiamo in tutto il mondo e non avrebbe senso realizzarlo in economia».