DE SANCTIS accusato di combine si difende: «Una reazione istintiva, sono fatto così»

DE SANCTIS accusato di combine si difende: «Una reazione istintiva, sono fatto così»

Il portiere del Napoli si difende dalle accuse di combine

(getty images)

Morgan De Santis interviene ai microfoni di Sky per chiarire, o cercare di chiarire, un argomento spinoso. Nella giornata di ieri è uscito un video su youtube (“Cavani fa gol, De Sanctis afflitto durante Napoli-Lecce”, questo il titolo con il quale potete trovarlo) che lo vede protagonista in negativo. Infatti, durante Napoli-Lecce del 3 dicembre 2011, Edinson Cavani segna il gol del 4 a 1 per i partenopei; il portiere azzurro, invece di esultare, sembra scontento, mentre dietro la sua porta Lucarelli ridacchia accanto a Paolo Cannavaro. A vedere il video, i dubbi su una possibile combine sono pochi; perché il portiere del Napoli dovrebbe disperarsi nel veder segnare un suo attaccante? De Sanctis prova a chiarire la sua posizione interpellato dai microfoni di Sky (l’emittente televisiva viene citata nel video in quanto avrebbe censurato le immagini): «Non volevo neanche parlarne e adesso mi trovo a commentarlo. E’ una situazione kafkiana. Quello è uno stato d’animo in cui mi riconosco tantissimo. Venivamo da tre pareggi consecutivi, lo 0 a 0 con la Lazio, l’1 a 1 con l’Atalanta e il 3 a 3 con la Juve, che era stato mortificante a livello di morale per la piazza. Col Lecce venivamo 3-0, abbiamo subito il gol del 3 a 1 e nel secondo tempo avevano l’occasione di fare quello del 3 a 2. Il gol di Edi (Cavani, ndr) è stata una liberazione. La mia reazione è quella perché sono fatto così, è stata una reazione istintiva che fa parte del mio carattere. Io gioisco sempre con i miei compagni all’interno dello spogliatoio. Niente di più niente di meno, poi si vuole strumentalizzare, fare la caccia alle streghe, va benissimo. Io invito chi ha fatto il video e voi giornalisti a farmi le domande e io risponderò con chiarezza. Ma dubito che verrà perché sarà tifoso di un’altra squadra e si nasconde dietro questi mezzucci».