GAZZETTA DELLO SPORT. BALOTELLI: «Tornerei all’Inter anche se il Milan mi piace»

GAZZETTA DELLO SPORT. BALOTELLI: «Tornerei all’Inter anche se il Milan mi piace» 

SuperMario parla della sua esperienza in Nazionale e del suo futuro

(getty images)

Balotelli, si presenta il sala stampa per la sua prima conferenza in Nazionale: ma, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, non sembra felice. «Preferivo stare in camera. Non mi piace parlare ai giornalisti: se uno dice una cosa, poi scrivete sempre il contrario».
A Ibrahimovic disse che sarebbe diventato più forte di lui, Buffon spiega che lei è fortunato perché ha potenzialità da Cristiano Ronaldo. Vero? «Sì, è vero, a Zlatan gli dissi quella cosa, ma ancora non sono più forte. Il paragone con Ronaldo lo fanno in tanti, se poi ne parla uno con l’esperienza di Gigi non mi resta che lavorare. Spero che sia vero: il portoghese, con Messi, è il più forte. Io posso arrivare al top e se sarò fortunato si vedrà, ma la fortuna non dura per sempre».

Razzismo: dopo i casi di cui è rimasto vittima, crede che il problema sia superato? «Lo spero, ma se ci sono gli ignoranti il rischio resta. Io ho provato a parlarci, ma gli ignoranti restano così». Tatticamente come si vede? «Sono un attaccante che può giocare in tutte le posizioni. Quello che faccio in Nazionale non è poi così differente rispetto al City».

Cassano dice che quando smetterà, ci sarà Balotelli a farci scrivere, alludendo al fatto che sia un po’ matto anche lei. «Io non sono matto. Posso fare cose strane o divertenti, ma non sono matto. Giocare con Antonio, poi, significa farlo con uno dei più grandi e lo ha dimostrato anche ultimamente. Magari un giorno giocheremo in tre: io, Cassano e Rossi. Potremmo entrare nella storia del calcio italiano. Perché siamo forti».

Si vede ancora nel nostro calcio? E quanto le manca?«Mi ci vedo, ma non ci torno. Il campionato mi manca zero. Sono felice di essere in Inghilterra. Il campionato italiano è calato di livello, quello inglese è bellissimo. E io gioco nella squadra più forte d’Inghilterra».

Se tornasse in Italia, in che città si vedrebbe? «In Lombardia (ride, ndr)… Se ci fossero le basi tornerei anche all’Inter, ma a tre condizioni. Primo nessuno dovrebbe spaccarmi la macchina in giro per Milano; i tifosi dovrebbero stare tranquilli e la squadra dovrebbe puntare in alto». A lei, però, sta più simpatico il Milan, vero? «A me il Milan piace, è una grande società, ci sono campioni con cui mi piacerebbe giocare insieme, ma non scrivete che ci andrò lì. Io di sicuro ora al Milan non vado».