GAZZETTA DELLO SPORT. RANIERI: «Sneijder è il nostro Totti. Zàrate? Se tenesse sempre la spina attaccata…»

GAZZETTA DELLO SPORT. RANIERI: «Sneijder è il nostro Totti. Zàrate? Se tenesse sempre la spina attaccata…»

Il tecnico nerazzurro parla a tutto tondo sulla sua Inter

(getty images)

Il mister dell’Inter rilascia un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Finalmente è arrivata la chiamata di Moratti e ora l’ex allenatore di Juve e Roma può vedere l’Inter da dentro: «Dalla mia squadra voglio la grinta che avevo in campo, grinta da giocatore “normale”: chi gioca contro di me, prima di battermi deve passare sul mio corpo». Quale può essere un traguardo per questa Inter: «Tornare a far sognare. Per me le due squadre da battere restano Milan e Inter e dietro ci sono Juve e Napoli: ecco, ci dobbiamo riappropriare di questo ruolo, perché resto convinto che si possa ancora vincere lo scudetto. Siamo in forte ritardo, magari non lo vinceremo, ma dobbiamo lanciarci: come posso dare limiti a una squadra che due anni fa ha vinto tutto ed è tuttora campione del mondo?».

Anche quando allenava la Roma, Ranieri si ritrovò a dover rimontare. Vede delle analogia tra le due situazioni? «Vedo la stessa voglia di uscire da una situazione difficile: i giocatori mi seguono, sento che vogliono fortemente qualcosa». E chi può essere il suo Totti? «Sneijder è uno che illumina tutta la squadra: quando gioca sai che può sempre succedere qualcosa, che può risolvere la partita».

Un commento su Zarate: «Fa una grande giocata e tende a staccare la spina. Se trovo la chiave per tenergliela sempre attaccata…».
E Forlan? «Il Forlan di Bologna, libero anche di spaziare come vuole, a me è piaciuto molto»
Inter un po’ logora: timore eccessivo?

Ma se Juve, Napoli e Udinese continuano a correre così? «Non posso già pensare di non avere energie sufficienti per farlo quanto loro: senza illudermi ed illudere, lo credo e lo spero». Magari con un aiutino dal mercato di gennaio? «Mancano tre mesi, per ora butto l’occhio ma non mi interessa più di tanto. Kucka? L’anno scorso ha fatto molto bene, non so se stia facendo fatica a ripetersi perché ha la testa già qui a Milano. Comunque, è utile solo chi viene e pensa anzitutto alla squadra. La grade forza del Barcellona è questa, è Puyol che vince la Champions e dà la fascia ad Abidal: il Barça i giocatori li sceglie così».

A proposito di Juve: lo sa che il 29 ottobre è vicino? «Lo so, è so che Inter-Juve sarà una partita straspeciale. Anche per me: so cosa significa, anche perché sono stato dall’altra parte della barricata».