La rivoluzione di Re Platini «Rilancio le nazionali e per difendere il fairplay vado pure in tribunale…»

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Michel Platini sulle pagine della Gazzetta dello Sport, palesa tutti i punti chiave del suo progetto per tentare di portare il calcio sui giusti binari.

«Sto cercando di salvare il calcio, spero capiscano».

Una lotta sempre più dura per tentare di portare avanti l’importante fair play finanziario, spesso però criticato dai grossi club: «Ma se l’hanno firmato loro! Se l’hanno chiesto loro! E adesso non sono d’accordo? Il fair play non è contro nessuno, serve a salvare il calcio e qualche club. D’altra parte, se Grecia, Spagna e Italia sono in crisi come Stati, perché non dovrebbero esserlo le loro squadre di calcio? Club con milioni di debiti: sto provando a salvarli».

Platini ha parlato anche di un’eventuale Superlega europea: «Se volevano la Superlega potevano farsela negli Usa. Non credo: sono qui perché sanno del fair play. O almeno così mi hanno detto loro stessi».
Anche De Laurentiis vuole la Superlega.
«Un’idea sua. Brava persona, entusiasta, arrivato tardi nel calcio: vede le cose dal suo punto di vista. Si accorgerà che il calcio va avanti da oltre cent’anni. E per andare in Superlega devi anche aver vinto qualcosa: chi decide chi partecipa? Loro stessi?… Vuole fare la rivoluzione ma s’accorgerà che non sempre è possibile. Comunque accetto tutte le idee buone».

Capitolo Mourinho
Mourinho le dà ancora del lei? «Spero non più, altrimenti vuol dire che sono invecchiato. Mi spiace non sia venuto a Nyon al forum dei tecnici: ha detto che era squalificato, ma è sempre bello esprimere le teorie di persona. Lo aspetto».